COSENZA Tre medici di una struttura sanitaria del Cosentino sono stati rinviati a giudizio. L’accusa nei confronti del direttore sanitario di una clinica e di due medici è di «mancata valutazione dei rischi per lesione da compressione e per aver omesso di predisporre presidi antidecubito, per non aver provveduto periodicamente alla mobilizzazione della paziente » e infine «per non aver adeguatamente curato la sua igiene personale». Tutte condotte, secondo l’accuse, che avrebbero concorso alla morte della paziente. La vittima venne ricoverata nella struttura dopo un intervento chirurgico, salvo poi essere trasferita in ospedale con piaghe da decubito al quarto stadio con necrosi. Costituite le parti civili, sono rappresentate dagli avvocati Carlo Esbardo, Roberto Colombo e Bruzzi. (f.b.)
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