CATANZARO Dall’Europa che ha due grandi limiti, «il dirigismo e lo scarso dialogo con i cittadini» anche se «all’Europarlamento si lavora», all’attualità politica del Paese, con quei due provvedimenti – il premierato e l’autonomia differenziata – che «insieme sono un disastro per il Paese». Fabrizio Barca, uno dei più accreditati economisti italiani e già ministro per la Coesione territoriale nel governo Monti, spazia da questi temi a Catanzaro, nella tappa del “tour” che il “Forum Disuguaglianze e Diversità” ha promosso in occasione della pubblicazione del libro “Quale Europa” (Donzelli Editore): a organizzare l’incontro, molto partecipato, il “Circolo Placanica”, che con questa iniziativa celebra i 20 anni della sua attività di propulsione politico-culturale nel capoluogo calabrese. Un incontro che diventa l’occasione per un’analisi approfondita sull’Europa alla viglia di elezioni importantissime e sull’Italia, sui temi dell’agenda nazionale che hanno ricadute anche per la Calabria.
La visione dell’Ue di Barca, co-coordinatore del “Forum Disuguaglianze e Diversità”, è in “chiaroscuro”. «Da qui, proprio dalla Calabria, voglio dare una notizia, e cioè – afferma Barca – il fatto che in queste ore a Bruxelles si stanno realizzando alleanze interessanti tra i partiti, non solo italiani ma anche italiani di opposizione e di altri paesi europei, su una cosa importantissima per tutti noi che è la salute. Hanno firmato insieme, dai calendiani alla sinistra, un emendamento per realizzare una delle proposte che il nostro Forum ritiene fondamentale, cioè dare vita in Europa al Cern della salute, un’infrastruttura che possa ricercare ma anche sviluppare vaccini antivirali senza dover pagare a Pfizer dieci volte il prezzo per una statuetta di vaccino. e quindi guardi un po’ che cosa strana, cioè sui giornali leggiamo solo di baruffe e di questioni, invece a Bruxelles in questo momento si sta lavorando sodo nel Parlamento. E’ anche un segnale, a Bruxelles si lavora in quel Parlamento. In Italia si chiacchiera molto, in parte c’è una responsabilità dei media, perché se in questo momento i media fossero sintonizzati sull’emendamento di Bruxelles noterebbero questa cosa particolare di parlamentari italiani di parti diverse dell’opposizione che invece di fare campi larghi, campi stretti di sopra e di sotto stanno realizzando un’alleanza di scopo per una cosa che serve alle persone, che riguarda addirittura la riduzione dei costi di medicinali, che è un tema che interessa a tutti noi». Per Barca il problema « è soprattutto metodologico: spesso – sostiene l’economista – Bruxelles non riesce a dialogare con i cittadini. I cittadini non comprendono e le cittadine non comprendono quello che si sta decidendo. La mancanza di dialogo fa sì che Bruxelles vada avanti, prenda dei provvedimenti e poi fa improvvisa marcia indietro. Nel linguaggio italiano degli anni ‘70, di quella che era la mia parte politica, si chiama dirigismo. C’è un eccesso di dirigismo a Bruxelles e scarso dialogo con i cittadini».
Per un ex ministro per la Coesione territoriale come lui un passaggio sull’autonomia differenziata è praticamente inevitabile: «Come dice il mio amico Gianfranco Viesti, è un atto distruttivo nei confronti del Paese», sostiene Barca, per il quale «c’è una sottigliezza drammatica in quella operazione. Viene raccontata spesso sui giornali come uno scambio tra la Lega e Fratelli d’Italia: cioè, Fratelli d’Italia porta a casa il premierato e la Lega porta a casa l’autonomia differenziata. Ma non è vero per niente, sono assolutamente complementari. Qual è il trucco? E’ poter raccontare col cappello di un premier potente che si riducono le tasse senza dover pagare il conto, senza dover avere la responsabilità di ridurre le spese sanitarie che con quelle tasse vengono finanziate. Quindi – conclude Barca – il trucco è drammatico se passano i due provvedimenti: e cioè che lo Stato centrale ridurrà le tasse e le Regioni saranno accusate – anche nel Nord, attenzione – di non curare i cittadini in modo adeguato. Questi due provvedimenti insieme sono un disastro per il Paese». All’incontro di Catanzaro, moderato dal presidente del Circolo Placanica Venturino Lazzaro, hanno partecipato anche l’editore Carmine Donzelli ed Elena Granaglia, curatrice del libro “Quale Europa” e docente di Scienze delle Finanze. (c. a.)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x