TORINO Da martedì comincerà un periodo cruciale per l’indagine della Procura di Milano sulle presunte torture al carcere minorile Beccaria che ha portato in cella e alla sospensione 21 agenti di polizia penitenziaria, tre dei quali, come ha disposto ieri il gip Stefania Donadeo, ai domiciliari e altri cinque rientrati in servizio ma destinati ad altre mansioni e in altri uffici. Infatti il 7, oltre all’udienza davanti al Tribunale del Riesame chiamato a decidere sulla revoca della misura cautelare avanzata da due guardie carcerarie, il pm Rosaria Stagnaro, titolare del fascicolo assieme alla collega Cecilia Vassena e all’aggiunto Letizia Mannella, sentirà i primi tre dei dieci ragazzi che si ritiene siano stati vittime di ulteriori episodi rispetto a quelli contestati nell’ordinanza di custodia cautelare. Si tratta di altre sospette aggressioni su cui inquirenti e investigatori stanno lavorando da qualche settimana grazie non solo a nuove denunce, ma anche a una serie di elementi raccolti e ad approfondimenti sulle immagini di videosorveglianza all’interno dell’istituto penitenziario.
x
x