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«Concessioni demaniali, il Tar indica soluzioni immediate»

L’avvocato Achille Morcavallo: «Il vero problema è armonizzare le esigenze della libera concorrenza con i diritti fondamentali dei concessionari»

Pubblicato il: 05/05/2024 – 9:55
«Concessioni demaniali, il Tar indica soluzioni immediate»

CATANZARO Il Tar della Calabria ha annullato in parte i provvedimenti del Comune di Soverato riguardo le concessioni demaniali marittime, sui cui si era espresso al Corriere della Calabria il consigliere regionale del Pd Ernesto Alecci. Con la sentenza 653 del 22.4 la seconda sezione di Catanzaro ha ribadito l’illegittimità delle proroghe delle concessioni e la necessità di procedere con gare ad evidenza pubblica. Sul caso interviene il difensore del Comune, l’avvocato e docente Unical Achille Morcavallo che, pur preannunciando appello avverso la sentenza, ha dichiarato: «Il tema, pur dopo la sentenza del Tar e la recentissima decisione del Consiglio di Stato, confermativa del principio della illegittimità delle proroghe delle concessioni demaniali marittime e della disapplicazione della normativa statale, non è affatto sopito. Basti pensare alle prese di posizione del Governo sulla decisione del Consiglio di Stato e sulla rivendicazione delle prerogative legislative».

«Serve una soluzione temporanea ed immediata»

«Ma – continua l’avvocato – al di là del conflitto tra i poteri, quel che preme è soprattutto intravedere nelle maglie delle citate decisioni una soluzione temporanea ed immediata. Gli attuali concessionari possono richiedere, ai sensi dell’art.10 del Codice della Navugazione, una concessione demaniale marittima provvisoria sino all’espletamento delle relative gare, cui legittimamente potranno partecipare». Per Morcavallo «rimane irrisolto il problema, a mio avviso ben più grave, del risarcimento danni che i concessionari che non intendano partecipare alle gare o che non risultino aggiudicatari, dovranno ottenere. Il diritto al risarcimento dei danni per i concessionari è sacrosanto e, peraltro, pienamente riconosciuto, ove ve ne fosse stato bisogno, dallo stesso Consiglio di Stato in applicazione della Direttiva europea. Gli investimenti fatti, le opere e gli impianti realizzati, l’avviamento commerciale dei concessionari in moltissimi anni di attività in regime di legittime concessioni, devono essere integralmente risarciti. Il vero problema – conclude l’avvocato Morcavallo – è, quindi, armonizzare le esigenze della libera concorrenza di mercato con i diritti fondamentali dei concessionari, in massima parte piccoli imprenditori o imprenditori familiari che con il loro impegno annoso hanno valorizzato il turismo in Calabria ed in Italia». (redazione@corrierecal.it)

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