Ultimo aggiornamento alle 12:34
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

l’analisi

Dal Mediterraneo alle infrastrutture, le sfide dell’Europa che hanno la Calabria come centro di gravità

Un viaggio sui tanti temi che (potenzialmente) fanno della nostra regione un polo di attrazione del dibattito politico

Pubblicato il: 05/05/2024 – 10:29
Dal Mediterraneo alle infrastrutture, le sfide dell’Europa che hanno la Calabria come centro di gravità

LAMEZIA TERME Da un lato Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace simbolo dell’accoglienza dei migranti, all’altro il generale dell’Esercito Roberto Vannacci, il campione dell’ultra-destra diventato famoso per le posizioni omofone e xenofobe contenute nel libro “Il mondo al contrario”. In comune, com’è evidente, non hanno nulla, essendo diametralmente agli antipodi, a parte il fatto di essere candidati alle Europee nel collegio Sud, quello che comprende la Calabria: Lucano capolista di “Alleanza Verdi e Sinistra” e Vannacci capolista della Lega. Sono diversi gli analisti politici che hanno sottolineato questa dicotomia e questa sfida come uno dei temi che pongono il Mezzogiorno e soprattutto la Calabria al centro dell’attenzione in vista delle elezioni europee, elezioni che forse mai come questa volta sono importanti, forse decisive per le sorti di interi territori compreso il nostro. Perché si contrappongono visioni diverse su quasi tutti i temi, con la Calabria come polo di attrazione se non come terminale. Temi che sono di stringente attualità ma che finora non decollano nel dibattito politico, un dibattito che vede partiti e candidati occupati e preoccupati per il momento soprattutto a mettere in campo prove muscolari e slogan senza profondità.

Il Mediterraneo

Ambiente e transizione ecologica, energia, infrastrutture, immigrazione, il Mediterraneo e il ruolo dell’Italia e soprattutto della Calabria nel Mediterraneo. Un tema quest’ultimo sempre più di attualità alla luce delle crisi internazionali che si stanno sprigionando in serie. Diversi gli analisti che rimarcano il ruolo centrale della Calabria in questa partita, tra questi anche il presidente della Regione Roberto Occhiuto, che tra l’altro presiede il Commissione intermediterranea. Come ha ricordato Paride Leporace dalle colonne del Corriere della Calabria un tema elettorale da affrontare è quello del porto di Gioia Tauro, anche e soprattutto, nel contesto della questione Suez e della transizione ecologica. Sembra essere stata completamente derubricata la vicenda degli effetti della direttiva comunitaria sulle emissioni, ritenuta penalizzante soprattutto per il porto di Gioia Tauro. In effetti l‘infrastruttura gioiese, il suo sviluppo e le sue enormi potenzialità sembrano ancora assenti dalle riflessioni dei partiti in vista delle Europee laddove sarebbe invece auspicabile proprio l’esatto contrario, se solo si pensa all’importanza di un porto hub come quello di Gioia Tauro nel contesto delle reti commerciali internazionali ma anche nel contesto delle nuove politiche energetiche (a esempio il progetto del rigassificatore, finito di nuovo nel limbo). E delle politiche migratorie, che storicamente vedono la Calabria in prima linea come “punta avanzata” dell’emergenza, come ha dimostrato tragicamente la strage dei migranti di Cutro più di un anno fa: sotto questo aspetto, l’esito delle Europee sarà davvero decisivo, com’è facilmente intuibile, stabilendo quale visione sarà quella vincente (per intenderci, se quella di Lucano o quella di Vannacci).

Un rendering del Ponte sullo Stretto

Le infrastrutture

Temi comunque finora rimasti ancora sotto la coltre del silenzio, a differenza di quello relativo alle infrastrutture, che vedono la Calabria al centro dei corridoi che partono dal Nord Europa: sotto i riflettori il Ponte sullo Stretto, che dovrebbe essere co-finanziato dall’Ue, quel Ponte “totem” del centrodestra e soprattutto del leader della Lega Matteo Salvini e catalizzatore di attenzioni (e polemiche) che stanno oscurando l’importanza di altre infrastrutture per una Calabria che sia davvero europea, infrastrutture che mancano come l’Alta velocità o che al momento non sono nemmeno definibili infrastrutture come la Statale 106 o l’autostrada. Un tema europeo decisivo per la Calabria, come quello sull’energia, che può mettere la la nostra regione in una posizione di vera avanguardia nel settore delle rinnovabili e di nuova “frontiera” del “green”, e sulla tutela del territorio: la nostra Regione nei mesi scorsi – è giusto ricordarlo – è diventata una sorta di “modello” con la strategia della “tolleranza zero” che ha ricevuto l’apprezzamento di big comunitari come la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola e il commissario Janez Lenarčič. C’è un’Europa che sembra vicina ma poi c’è anche un’Europa che sembra lontana, l’Europa dei cavilli normativi e burocratici che mettono in crisi i territori, come si può notare con gli effetti della direttiva sulle concessioni demaniali e sugli stabilimenti balneari che si avvertono anche in Calabria. Insomma, le Europee mettono sul tavolo tantissime sfide che riguardano la Calabria non di riflesso, ma direttamente: non comprenderlo sarebbe un delitto. (a. cant.)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x