COSENZA Siamo a San Donato di Ninea, piccolo e affascinante borgo della valle dell’Esaro, nel cosentino, nell’area sud del Parco Nazionale del Pollino. Anche qui, come in molti centri calabresi, tra meno di un mese due liste, con rispettivi candidati primi cittadini, si sfideranno alle elezioni amministrative. Da una parte “Tutti per San Donato” di Jim Di Giorno, dall’altra “Il futuro che vogliamo” di Vincenzo Russo. Tra le due opposte fazioni è nata una polemica dopo la presentazione del simbolo della lista “Tutti per San Donato”, in cui appare in modo evidente la foto della Chiesa madre della Ss. Assunta, chiamata chiesa della “Motta”. I componenti dell’opposta fazione contestano la natura del simbolo avversario, in quanto di carattere religioso e quindi in aperto contrasto con la legge elettorale che vieta di inserire immagini religiose sulle liste. Dalle cosiddette stanze dei bottoni della lista “Il futuro che vogliamo” pare siano pronti a dare battaglia per far valere i propri diritti, con la possibilità concreta di presentare ricorso contro quello che a loro avviso appare a tutti gli effetti un simbolo religioso. Non resta altro da fare che attendere sviluppi. (fra.vel.)
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