Pietro Orlando è un pastore dell’Aspromonte ma è anche un laureato in Agraria che si è inventato un collare ad ultrasuoni che difende le sue capre dai lupi. Brevetto premiato con l’Oscar Green di Coldiretti al pastore laureato che ha costruito anche un grande risparmio economico considerato che per realizzare un recinto elettrificato per 40 animali servono 80 ettari di terreni. È una delle tante storie che si apprendono leggendo “Imparate dal Sud. Lezione di sviluppo all’Italia”, libro uscito nel 2022 ed arrivato alla terza ristampa scritto da Lino Patruno, omonimo del jazzista ma figura molto bella di meridionalista pop e giornalista di valore che per lungo tempo ha diretto la Gazzetta del Mezzogiorno di Bari. Patruno ha dedicato la sua ricerca, ben scritta e meglio documentata, a dati e storie alla mano che dimostrano come il Sud sia una soluzione per l’Italia e non un problema, grazie a numerosi primati, adoperando le tecnologie e come senza accorgersene la Questione meridionale sia stata rovesciata in una dimensione a macchia di leopardo.
Nelle 366 pagine c’è tanta Calabria positiva, quella che spesso ci sfugge, che magari è situata a pochi chilometri da casa e non vediamo. Oppure prodotti calabresi che ben conosciamo nel logo ma che ci sfuggono per qualità e caratteristica del prodotto. Prendiamo il Tonno Callipo. Quanti sanno che i pescherecci che pescano il prodotto evitano la mortalità dei delfini durante la pesca e la cattura delle tartarughe e dei giovani tonni in un rapporto ecologico ben equilibrato? Tutti conosciamo la casa editrice Rubbettino di Soveria Mannelli, abbiamo volumi negli scaffali ma non sappiamo magari che questa marchio è tra i prime tre marchi italiani per la saggistica di qualità.
Recenti notizie giudiziarie ci dicono che il bergamotto è molto redditizio e la ‘ndrangheta (qualcosa di negativo l’abbiamo, non dimentichiamolo) ci voleva mettere le mani sopra. Scontato visto che Patruno ci fornisce i numeri della filiera dell’Oro verde che sommano 1.200 aziende che danno lavoro a 7.500 persone che producono 150.000 quintali di prodotto, 90.000 di olio essenziale, 180.000 di prodotto fresco. Impieghi molteplici con esportazione per profumi e farmaci. Aggiorniamo le molte notizie di Patruno riferendo che all’Unical brevettano non solo prodotto utile a curare i trigliceridi ma le ultime sperimentazioni aspettano rimedi anche contro demenza e cerebrolesioni. Se degli orafi calabresi Sacco e Affidato sappiamo del loro successo vedendoli alternarsi nei premi cinematografici firmando i trofei che finiscono nelle bacheche di star e registi, meno ci vantiamo dei treni che la giapponese Hitachi costruisce a Reggio Calabria. Si vive di paradossi in una regione senza Alta velocità che realizza i treni per Taipei e Miami, e possiamo aggiungere quelli alle Hawaii che Patruno non ha potuto mappare e che ci risultano essere i primi treni degli Stati Uniti a viaggiare senza conducente.
Non poteva mancare nella mappa di Patruno la storia di Nidi di Seta a San Floro con aneddotica di dettaglio dei visionari giovani che l’hanno avviata, compreso il materiale che inviano in Finlandia per la seta di pregio.
Non sarà un progetto per la seta a risolvere i nostri Lea che restano molto deficitari, ma la forza di capire quello che serve per ritornare in Calabria per viverci bene va tutelata. Noi calabresi che possiamo goderci la gassosa al caffè che esportiamo tra i nostri emigranti in tutto il mondo e che dovremmo comprendere come venderla anche a chi la Calabria non la conosce. Potremmo prendere spunto dal successo dei nostri amari che fino a qualche anno fa erano confinati in distribuzione regionale e ora vincono premi e scalano i mercati con un marketing creativo di buona narrazione e di effettivo successo.
La fiducia si costruisce anche sui nuovi saperi, anche quelli critici. E se conosciamo i risultati dell’Unical sull’Intelligenza Artificiale potenziata dal trasferimento del professor Gottlob, meno conosciamo Evgeny Morozov, sociologo di fama internazionale che scruta i meandri del web più oscuro. Il sociologo bielorusso, firma di testate internazionale e collaboratore in prestigiosi atenei, ha trasferito la base del suo progetto Syllabus a Rose alle porte di Cosenza. E sapete perché? Perchè è il marito di Francesca Bria, di padre rosetano (è figlia di Pietro Bria, psicanalista di fama internazionale e docente alla Cattolica di Roma, assiduo frequentatore del borgo natio insieme ai suoi familiari), la quale è presidente del Fondo Nazionale Innovazione (che con circa due miliardi di euro per le startup è il più importante strumento di venture capital per sostenere l’innovazione e il talento). Ai due cervelli il comune di Rose ha conferito la cittadinanza onoraria. Forse dovremmo metterli di più al centro del dibattito pubblico regionale. E non c’è una storia di amore, ma solo le buone condizioni per ben lavorare, nuove scoperte dai giapponesi di Ntt data che a Cosenza hanno fatto sorgere il loro terzo polo produttivo da affiancare a quelli di Palo Alto in California e a quello della casa madre di Tokio. Robot, stampanti, cyber moneta, app innovative si producono in questo triangolo internazionale. E quando lavori in un gruppo globale del genere la carriera è di livello. Chiedere a Pietro Scarpino di San Giovanni in Fiore che Ntt ha designato a dirigere l’Innovation center di Milano dopo averlo scoperto nella sua start up di Rende. E giovedì sera su Raitre in prima serata non vi perdete Domenico Iannacone che “In ci faccio qui” racconta come i giovani calabresi hanno Buina restanza lavorando per il colosso giapponese. La postmodernità è tra noi nei cubi di Arcavacata. Il prossimo 11 giugno pensate che si svolge “Robotsumo” terza edizione della sfida di sumo tra robot autonomi interamente progettati e assemblati da studenti di ingegneria meccanica dell’ateneo. Quelli che ne capiscono ti spiegano che i robot vengono sviluppati interamente dagli studenti partendo dalla progettazione meccanica, che ne definisce forma e caratteristiche, unendole alle componenti hardware e software, che ne completano il Dna, con la progettazione di algoritmi di gioco per duelli autonomi. Mi sembra giusto aggiungere che il torneo si svolge in forma molto allegra e goliardica, che questo pezzo di futuro mi sembra irradiato dalla pedogogia medievale dell’umanista Vittorino da Feltre che per far meglio apprendere coniugava il diletto e l’ambiente. Circostanze che ben convivono ad Arcavacata.
È la Calabria del professore Francesco Valentini, scienziato di fama mondiale che è rimasto a casa pur lavorando nel settore dell’Astrofisica, nella stessa università dove è nata Star super, macchina fotografica capace d’ essere microscopio e che Patruno ritiene “attrattore di futuro per la comunità scienfifica internazionale”. A Catanzaro invece abbiamo il miglior dipartimento di Sociologia in Italia, la sede universitaria che vanta anche la prima doppia laurea di medico e ingegnere, o dove Antonello Posterino, dopo anni di studio e lavoro a Milano torna a Palmi e fonda Webgenesys, che nel 2021 ha registrato incrementi del giro d’affari del 10% annui potendo contare su partnership con 300 grandi player nazionali e internazionali con 230 lavoratori della conoscenza e ben 8 sedi.
Fermo qui la declinazione delle citazioni del libro aggiornate alla cronaca. La Calabria positiva esiste, è quella che ha saltato l’industria, e che coniuga il suo presente capace di mettere in relazione la tecnologia con l’agricoltura e che dovrebbe promuovere in rete il suo saper vivere con un diverso modo di stare al mondo. Scopriamo il positivo che abbiamo e risolviamo le questioni che ci dipingono sempre come ultima ruota del carro. Un’altra Calabria è ancora possibile. (redazione@corrierecal.it)
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