ROMA Chi sarà il prossimo commissario all’agricoltura «non lo so, lo sapremo da qui a breve. L’importante è che abbia le idee chiare su cosa deve rappresentare per il futuro dell’Europa l’agricoltura». Lo ha detto Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, a margine dell’Assemblea estiva di Confagricoltura dal titolo ‘Quale Europa? Per una politica agricola sostenibile e competitiva’ a palazzo Mezzanotte Milano. «La politica agricola comune – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura – ha fatto diminuire del 10 per cento la produzione europea. Nel momento in cui diminuisce la capacità produttiva arrivano prodotti da fuori Europa che a volte non hanno gli stessi standard di sicurezza e qualità rispetto ai nostri». L’associazione chiede di «rimettere al centro la capacità produttiva dell’Europa, poter garantire agli agricoltori che sono anche e soprattutto degli imprenditori, che operano all’interno di un’attività economica, ma a differenza delle altre attività economiche, svolgono anche una funzione sociale nelle aree interne piuttosto che nelle attività ambientali». Confagricoltura chiede dunque «questa dimensione, ovviamente industriale, e un giusto prezzo per i consumatori per ciò che andranno ad acquistare in futuro». «Stiamo vivendo una stagione complessa e difficile. Oggi l’agricoltura è diventata un’arma di guerra e alcune nazioni fuori dall’Europa la utilizzano come tale. In questa dimensione dobbiamo garantire l’autosufficienza alimentare dei nostri cittadini, tanto per la sicurezza alimentare e per quella degli approvvigionamenti a un giusto prezzo. Fare questo richiede decisioni politiche forti che richiamino a un sano pragmatismo», ha spiegato Giansanti.
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