MILANO Sono le 22, quando il tabellone delle partenze dell’aeroporto di Malpensa a Milano si riempie di ritardi e volo cancellati. Ad ogni avviso sul led giunge puntuale la reazione disperata dei viaggiatori. I passeggeri dei voli con destinazione Bari, Lamezia Terme, Palma di Maiorca, Amsterdam resteranno a piedi senza sapere quando poter ripartire, con quale mezzo, in quale stazione. Conosco due ragazzi di Alessandria diretti in Olanda, erano pronti a godersi le vacanze come si intuisce dall’abbigliamento e da quel cappello di paglia che sa di estate. Prima di incassare il colpo del ko da Easyjet sussurrano «se lo cancellano ci tocca restare ancora un altro giorno a Milano». Mi avvicino e mi raccontano dalla loro disavventura iniziata 24 ore prima. «Hanno cancellato anche un altro volo per Amsterdam, ieri mattina». E ora? Domando, ignaro di dover fare i conti a breve con la mia disavventura. «Abbiamo appena prenotato un volo domani pomeriggio da Linate, dormiremo per la seconda notte a Milano ed abbiamo speso 600 euro di voli per tentare di raggiungere l’Olanda». I minuti passano, la compagnia low cost continua a cancellare i voli. Tocca ai passeggeri del volo delle 21.10 per Bari. Stessa sorte degli “amici” di Alessandria. Parte il coro di disperazione, mi colpisce una signora con accanto i suoi figli piccoli. Mi guarda e trattenendo le lacrime dice: «Voi almeno siete giovani, io ho due figli piccoli». Come darle torto.
Il dramma non è solo nel dover posticipare il ritorno a casa ma anche nel reperire un modo alternativo per raggiungerla e intanto trovare riparo almeno per una notte, in una città presa d’assalto dai turisti e con hotel e B&B quasi tutti full. Il tempo di incassare lo sfogo della mamma, arriva puntuale il medesimo verdetto per il volo EJU3563. Il decollo previsto alle 19.45 è slittato tre volte: 20.45, 22.51, 00.22 prima di essere definitivamente spazzato via. Sull’app arrivano le scuse della compagnia che scarica la responsabilità sul traffico aereo e sull’impossibilità di decollare e assicurare il rimborso del biglietto.
Trovare un altro volo, almeno fino al 26 luglio è impossibile: inizia l’estenuante e avventurosa ricerca di una soluzione per raggiungere la Calabria. Passo al setaccio tutte le compagnie aeree e di bus privati: il responso è il medesimo “completo”. Unica chance un volo al mattino successivo a poco meno di 600 euro. Scroll veloce dell’app che consentono di accettare un passaggio da driver “esperti”, ma da Milano non parte nessuno. E i treni? Tutti al completo, eccetto qualche posto disponibile fino a Salerno. Da lì inizia tutta un’altra avventura perché la linea ferroviaria è interrotta a causa del deragliamento del treno merci lungo la linea ferroviaria Sapri-Battipaglia nel Salernitano. Fino a venerdì 26 luglio sono stati cancellati gli Intercity Notte delle tratte Milano-Siracusa, Torino-Reggio Calabria e Roma-Siracusa-Palermo ed alcuni Intercity giorno della tratta Roma-Reggio Calabria e Roma-Siracusa/Palermo.
Dopo un’ora di ostinata ricerca, mi arrendo e cerco una camera a Milano. È mattino, la ricerca riprende e compare sul sito di Trenitalia un posto sul Frecciarossa con partenza da Milano Centrale e arrivo a Salerno: dalla Campania inizierà tutta un’altra avventura per raggiungere la Calabria tra un bus sostitutivo e una preghiera. (f.benincasa@corrierecal.it)
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