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Costner: «In Calabria girerei una storia d’amore per la bellezza del paesaggio» – FOTO e VIDEO

La star del cinema americano ospite del Magna Graecia Film Festival. Il monito alla politica, soprattutto americana: «Lavori per la pace e l’ambiente»

Pubblicato il: 29/07/2024 – 15:03
Costner: «In Calabria girerei una storia d’amore per la bellezza del paesaggio» – FOTO e VIDEO

CATANZARO «Conoscevo l’Italia attraverso i libri, poi qui ho girato un film, “Fandango”, che ha avuto più successo che in America. Mi ha fatto crescere molto, per questo mi sento molto legato all’Italia». Un “magnetico” Kevin Costner domina la scena della Calabria dal 12esimo piano della Cittadella, la sede della Regione a Catanzaro che ospita il grande artista americano – attore, registra ma anche sceneggiatore e musicista – guest star del Magna Graecia Film Festival in corso nel capoluogo.
È un bellissimo abbraccio con la nostra regione, quello di Costner, che alla fine di una conferenza stampa affollatissima omaggia la Calabria dicendo che questa terra è un set ideale non per un western ma per «una storia d’amore, considerata la bellezza dei paesaggi che ho visto e che vedo». Una chiusura elegante nel contesto di un incontro nel quale l’attenzione è stata riservata alla sua ultima opera, “Horizon”, film a capitoli da lui scritto, diretto e interpretato. L’epopea della frontiera americana e affresco di una storia che intreccia i nativi americani, coloni europei ed esercito americano, con tutti i conflitti che ne hanno accompagnato le evoluzioni.

L’epopea di “Horizon”

Un ruolo centrale in Horizon è quello femminile, e Costern spiega perché: «“No woman, no western”, senza donne non ci può essere il West, una cosa ovvia per me», è un viaggio «di combattimento proprio perché tante lotte si sono registrate anche in America. A differenza dell’Europa il nostro è un paese giovane, mi rendo conto del contributo degli europei, dei vostri nonni, ma questo ha portato anche all’eliminazione di persone che stavano in quei territori da 15mila anni». «Per me dunque – aggiunge – era importante raccontare questa epopea anche e soprattutto attraverso le donne». Ancora su “Horizon”: «Purtroppo – osserva Costner – ci troviamo in un’epoca in cui un film viene giudicato dal risultato del botteghino nel primo weekend. Certo, è anche una misura realistica, ma credo che il modo migliore per giudicare sia la durata nel tempo. Un film deve essere condiviso con i propri figli e a loro volta dovrebbero condividerlo con i loro figli. “Horizon” è così: non ho fatto un film per il weekend ma un film che faccia riflettere ma anche commuovere». «Anche questa volta – aggiunge Costner – ho notato che il film è stato compreso prima e più in Europa che nel mio paese: avvenne lo stesso con “Balla coi Lupi”, film americano al 100% ma per il quale ho trovato finanziatori pima in Europa e poi negli Usa. E sono contento che mercoledì (quando al MGFF sarà proiettato “Horizon” ndr) più di 2.000 persone potranno godersi insieme questo sogno come l’ho vissuto e immaginato io».

«La politica si evolva»

Inevitabile un passaggio “politico” nella conferenza stampa per la sollecitazione di alcuni giornalisti alla domanda se preferisce Donald Trump o Kamala Harris, i due candidati presidente statunitensi. Costner non si sbilancia anche se fa intendere come la pensa quando dice «intendo andare a votare ed esercitare quel diritto per cui tanti hanno combattuto e anche dato la vita, ho detto ai miei figli di fare lo stesso. Auguro che in qualche modo ci si possa evolvere, perché siamo in un momento in cui tanta gente anela la pace e la cura dell’ambiente ma nonostante questo, mai come adesso, il mondo è a rischio e non capisco cosa stia succedendo». «La pace e la cura dell’ambiente sono le cose che più vuole la gente e invece ci sono forze che vogliono il contrario. L’America non può essere tra queste forze: spero che i nostri leader politici si diano una sveglia e siano all’altezza di evolversi e di contribuire a migliorare questo mondo». «I politici – ha detto ancora Costner – dovrebbero far progredire e migliorare le nostre vite e non la loro carriera, servizio pubblico significa realizzare qualcosa per gli altri ma ho la sensazione che viviamo in un periodo in cui questo non sembra importante».

In Calabria un film d’amore

Costner infine spiega di non avere alcuna intenzione di ambientare un suo film western fuori dei confini americani, perché – afferma – «se rappresento il West dev’essere il West, “Horizon” descrive un territorio che è esso stesso un personaggio». Ma – conclude Costner – «sarebbe molto semplice realizzare qui una storia d’amore in Calabria perché il paesaggio è così bello e sarebbe facilissimo arrivare qui e incontrare una donna misteriosa. Ne farei quattro… ». Ad accogliere Costner il patron del Magna Graecia Film Festival Gianvito Casadonte. All’incontro con i giornalisti hanno poi assistito tra gli altri il vicepresidente della Regione Filippo Pietropaolo, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita e il commissario della Film Commission Calabria Anton Giulio Grande. (a. cant.)

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