Dipendenti di Kratos licenziati, «le istituzioni tutelino i lavoratori»
L’appello lanciata dalla Federazione riformista di Rende

COSENZA «Nel ribadire il contenuto della nostra pubblica nota del 13 giugno u.s., dove abbiamo raccontato ciò che è avvenuto nella gestione del Consorzio Vallecrati negli ultimi 14 anni e dell’affidamento dei lavori, tramite pubblica gara, alla società Kratos per il raddoppio del depuratore di Coda di Volpe e di molti tratti di rete fognaria dei comuni aderenti. Il predetto affidamento è avvenuto fuori tempo massimo, quando già la Regione aveva istituito l’ente gestore del ciclo integrato dell’acqua, mentre il bando prevede una penale milionaria in caso della prevedibile cessazione del rapporto. A quanto è dato sapere, i lavori, non si sa per quale ragione, non sono ancora iniziati. Intanto, però, la governance di Kratos, presumiamo con il consenso del Consorzio Vallecrati, sta procedendo al licenziamento di molti lavoratori». A dirlo, in una nota, la Federazione riformista di Rende.
«L’allarme lanciato da noi, insieme ad altri, nei mesi scorsi, con riferimento a questa macelleria sociale, non ha prodotto alcun effetto poiché Kratos continua a licenziare, per ultima una lavoratrice quarantacinquenne separata con due figli a carico e con vent’anni di servizio. Corre l’obbligo, pertanto, di chiedere alle istituzioni di rompere il loro assordante silenzio per verificare cosa accade in seno al Consorzio Vallecrati e perché, inspiegabilmente, non vengono eseguiti i lavori finanziati ed appaltati. È evidente, inoltre, che le istituzioni competenti debbono porre in essere tutto ciò che utile per tutelare i sacrosanti diritti dei lavoratori. Un particolare appello al riguardo ci sentiamo di lanciare al sindaco della città capoluogo, Franz Caruso, ed a tutti i sindaci dei comuni aderenti al Consorzio Vallecrati».