REGGIO CALABRIA Un piccolo miracolo di imprenditoria femminile. “Soleinsieme” perché è l’unione di tante unicità che fa la forza. «Vogliamo rendere ogni individuo protagonista di una crescita collettiva, nel rispetto della persona, dell’ambiente in un’ottica di prossimità e innovazione sociale». Si presenta così la Cooperativa sociale che a Reggio Calabria promuove percorsi di inclusione sociale e lavorativa per donne in difficoltà – madri sole e donne vittime di violenza – con l’obiettivo di favorire il raggiungimento dell’autonomia e l’inserimento nel mondo del lavoro. Un progetto ambizioso che nel febbraio 2016 si è arricchito con il progetto di sartoria sociale, che ha dato e continua a dare i propri frutti: «La nostra mission è quella di dimostrare che il sociale non è solo assistenzialismo ma può fare impresa, generando lavoro, in un perfetto connubio tra profit e no profit».
Soleinsieme nasce nel giugno 2014 in seguito a percorsi di condivisione e formazione nati all’interno della Rete “Madri in difficoltà” della Provincia di Reggio Calabria, con obiettivi di inclusione sociale e di una continuità di inserimento alla vita attiva e produttiva per ottenere migliori condizioni economiche, sociali e professionali. E’ un gruppo di quindici donne a mettersi in gioco riuscendo a diventare protagoniste del proprio cambiamento. Nel 2016 nasce la sartoria sociale in un bene confiscato alla ‘ndrangheta. Da qui il sogno si trasforma lentamente in realtà.
Vittime di violenza fisica e psicologica, ragazze nel circuito della comunità, mamme sole, donne che provengono dal centro di prima accoglienza o semplicemente donne che hanno voglia di rimettersi in gioco, riscoprendo un’antica passione.
La sartoria sociale offre una vera opportunità di riscatto e crescita a donne segnate da un passato difficile e in pochi anni diventa un punto di riferimento riuscendo anche a creare un circuito virtuoso di economia circolare e sostenibile. «Si cuce gomito a gomito, chi ne sa di più insegna alle altre. Non ci sono differenze sociali, chi può dà una mano. Si ripara e si fanno modifiche sartoriali di ogni genere, si fanno produzioni proprie con materiali riciclati per creare un’economia circolare e sostenibile. Ma non solo, la sartoria Soleinsieme dà ampio spazio alla formazione continua delle sarte e anche di altre donne che vogliono avvicinarsi all’arte del cucito, attraverso gli strumenti del tirocinio formativo e dei corsi personalizzati di taglio e cucito». La cooperativa, la cui presidente è la giovanissima Giusy Nuri aderisce a Libera e collabora con altre associazioni del territorio impegnate nel sociale.
Fondamentale il sostegno messo in campo attraverso lo sportello antiviolenza con servizi totalmente gratuiti e rivolti alle donne in difficoltà: sostegno morale e psicologico, consulenze specialistiche psicologiche e legali, gruppi di Auto Mutuo Aiuto, corsi di autodifesa, campagne di sensibilizzazione e prevenzione, formazione e orientamento al lavoro. Ad accogliere e indirizzare le donne in difficoltà professioniste del settore: Giusy Nuri, la coordinatrice del progetto e responsabile dell’inserimento lavorativo delle donne, Carmen Nucera, educatrice e pedagogista, Anna Rossi, psicologa dello sportello, Associazione Marianella Garcia, che garantisce la consulenza legale per le donne che si avvicinano allo sportello. L’obiettivo è aiutare le vittime di violenza di genere e accompagnarle in un percorso virtuoso che possa portare a una vera rinascita. (m.ripolo@corrierecal.it)
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