MILANO Gli agenti della Polizia di Stato, coordinati dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Milano, hanno eseguito cinque provvedimenti ai sensi dell’art 403 del Codice civile (per preservarli da condizioni di pericolo) a tutela di cinque bambini di età compresa tra uno e sei anni. Si tratta di un bambino e quattro bambine che vivevano in una baracca, in condizioni malsane e in una precaria situazione igienica, senza corrente elettrica e servizi igienici funzionanti, trovati dagli agenti del Commissariato Quarto Oggiaro, nel corso di un controllo in un campo nomadi I bambini, senza documenti, risultavano affidati a una romena di 45 anni che ha spiegato di provvedere chiedendo l’elemosina al proprio sostentamento e a quello dei piccoli, che le sarebbero stati affidati da genitori che sono temporaneamente impossibilitati a prendersene cura perché ristretti in istituti di pena, ad esempio, o perché all’estero. Dopo aver cercato di ricostruire nel più breve tempo possibile la storia e le origini dei cinque bambini che la 45enne aveva con sé, i poliziotti , con il coordinamento della Procura per i Minorenni, hanno deciso di procedere al collocamento in una struttura protetta e con l’ausilio del Pronto Intervento Minori del Comune di Milano, sono state individuate delle comunità che potessero prendersi cura dei bimbi, e che sono state individuate in meno di 24 ore. Il giorno stesso, gli agenti sono tornati nel campo nomadi e hanno trovato i piccoli in un parco poco fuori Milano. Erano estremamente sporchi e stavano bivaccando per terra sotto una pianta per ripararsi dal caldo e nel timore che si rendessero irreperibili e per tutelare la loro l’incolumità psicofisica, i poliziotti, sempre con l’aiuto del Pronto Intervento Minori del Comune di Milano e della Polizia Locale, li hanno portati al pronto soccorso dell’Ospedale Sacco per la visita medica e li hanno accompagnati nelle Comunità idonee all’accoglienza dei bambini.
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