Cgil Cosenza: «Si faccia piena luce sulla morte di Ilaria Mirabelli»
Il sindacato chiede che «gli atti di indagine siano compiuti in modo scrupoloso e incisivo e il più rapidamente possibile»

COSENZA La Cgil di Cosenza chiede che si faccia piena lluce sulla morte di Ilaria Mirabelli, la 38enne trovata priva di vita lo scorso 25 agosto nei pressi di Lorica. «La tragica scomparsa di Ilaria Mirabelli – evidenzia il sindacato – ha determinato sgomento e dolore non solo tra quanti la conoscevano in maniera diretta, ma in tutti coloro che in quella terribile sera di agosto hanno avvertito il senso di profonda frustrazione che genera una vita prematuramente spezzata. Ma come se non bastasse al dolore in questi lunghi 10 giorni si sono aggiunti i dubbi sulle modalità e le cause che hanno stroncato l’esistenza della giovane donna. Troppe le cose che non tornano e che hanno spinto i familiari a presentare una denuncia per omicidio e omicidio stradale. Di fronte a ciò – prosegue la Cgil – nell’esprimere la più totale solidarietà alla famiglia e agli amici di Ilaria che stanno attraversano ore e giorni terribili, auspichiamo e chiediamo con forza a chi di competenza che venga fatta piena luce sui fatti di quel tragico 25 agosto e che gli atti di indagine siano compiuti in modo scrupoloso e incisivo e il più rapidamente possibile. Lo si deve ad Ilaria, alla sua famiglia, alla loro richiesta di verità che sosteniamo e rilanciamo con determinazione e a tutti quelli che hanno fiducia nelle Istituzioni, da cui si attendono giustizia e protezione. Vigileremo con attenzione su questa vicenda affinché si accerti ciò che realmente è accaduto quella sera, si chiariscano tutti i dubbi e si diano le risposte adeguate che la collettività ha il diritto e il dovere di pretendere dai soggetti competenti».
L’appello del Coordinamento Donne Spi Cgil Calabria
«È da poco più di dieci giorni che Cosenza – ma la vicenda sta cominciando a trovare spazio anche sui media nazionali – si interroga sulla morte di Iaria Mirabelli, avvenuta lo scorso 25 agosto a causa, si è detto sul momento, di un incidente sulla strada del rientro da una gita domenicale col suo compagno. E tuttavia, nei giorni successivi, le modalità dell’incidente testimoniate dalle persone accorse sul luogo dello stesso, hanno cominciato ad alimentare forti perplessità sull’esatta dinamica delle circostanze che hanno portato alla morte di Ilaria». Così il coordinamento Donne Spi Cgil Calabria, che esprime «perplessità mai fugate dalle indagini in corso che sembrano procedere a rilento, ammantate da una fitta cortina di silenzi, suscitando dubbi e sospetti sui contorni effettivi della vicenda. Non intendiamo evidentemente sostituirci alle autorità preposte alle indagini, né tanto meno emettere sentenze che spettano al potere giudiziario, e tuttavia crediamo sia urgente fare chiarezza. La tragica morte di Ilaria forse potrebbe non essere stata causata da un “banale” incidente stradale – volutamente usiamo il condizionale – perché spesso ciò che appare può non essere ciò che è. Lasciare che ancora ad oggi circolino voci incontrollate, non suffragate da riscontri oggettivi, rischia di ostacolare l’emergere della verità ed è un’offesa alla memoria di Ilaria ed una mancanza di rispetto per la sua famiglia prostrata dal dolore. Per questo non possiamo non unirci al grido di verità e giustizia per Ilaria che di giorno in giorno sta diventando sempre più forte e non può più restare senza risposta» concludono le donne Spi Cgil.
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