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Autonomia, Fedriga: «Referendum pericoloso e inutile»

Il presidente del Friuli-Venezia Giulia sul ddl Calderoli dopo le parole di Occhiuto. Gelo FI-Lega anche sul voto austriaco

Pubblicato il: 01/10/2024 – 11:18
Autonomia, Fedriga: «Referendum pericoloso e inutile»

ROMA «Nessuno entra nel merito. Vedo solo propaganda fatta di slogan e falsità. Chi è contro deve avere il coraggio di dire che preferisce un Paese centralista. Sarebbe una posizione rispettabile anche se non condivisibile. Ma andrebbe detto ad alta voce in modo che tutti possano capire quale è la posta in palio». Lo ha detto Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia, intervistato dal Corriere della Sera in merito alla legge sull’Autonomia. Quasi un seguito rispetto all’intervista di ieri, sempre sul quotidiano milanese, al governatore calabrese Roberto Occhiuto: le sue parole – «fermiamoci, c’è ancora da lavorare» – avevano animato il dibattito politico vedendo intervenire anche il ministro Salvini: ««Ognuno può chiedere ciò che vuole. C’è una legge approvata, anche con i voti di Forza Italia».

«No a speculazioni partitiche»

Sul rischio che il referendum spacchi il Paese «sono d’accordo che è pericoloso e infatti non ne vedo l’utilità – sottolinea Fedriga – Ma ricordo che è stato richiesto da molti di quelli che hanno voluto l’inserimento dell’Autonomia in Costituzione. La legge Calderoli va nella direzione auspicata anche da chi aveva firmato preaccordi. Questa mi pare una speculazione partitica». Intanto la Lega ha lanciato una campagna di solidarietà per Salvini a rischio di condanna nel processo Open Arms: «Ho profondo rispetto per la magistratura – assicura il governatore – Sono sicuro che il processo finirà con l’assoluzione perché Salvini ha semplicemente esercitato il ruolo di ministro che ha portato avanti con successo il mandato. Qualcuno vuole usare l’inchiesta per abbattere un avversario, ma è pura strumentalizzazione».

Gelo Lega-FI anche sul “fronte” austriaco

«Noi, Fratelli d’Italia e Lega, in Europa apparteniamo a gruppi politici diversi. Per quanto riguarda il voto in Austria, credo che alcune delle posizioni espresse dall’estrema destra austriaca siano per noi inaccettabili, e Tajani ha fatto bene a sottolineare che certe posizioni sono incompatibili con i nostri principi e valori. Salvini parla di ottimi risultati perché appartiene allo stesso gruppo politico europeo. Tuttavia, questo non ci impedisce di lavorare insieme nel governo italiano su temi di interesse nazionale». Lo dice il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenuto nel corso di Non Stop News, su RTL 102.5, con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro. Proprio oggi, infatti, quasi tutti i quotidiani italiani riportano in prima pagina lo scontro tra i due ministri sullo scenario austriaco: per il leader dei berlusconiani «ogni rigurgito neonazista va respinto» mentre per quello del Carroccio non c’è nessun allarme neonazista in Austria, «Tajani mangia pesante» ha riportato in particolare Repubblica parlando di “rissa” tra i due esponenti del governo Meloni. «Le due visioni del mondo di Salvini e Tajani non sono mai state così distanti» chiosa la Stampa. Intanto Tajani ha attaccato gli alleati anche sulla annunciata presenza dei leader sovranisti al raduno di Pontida in programma domenica prossima, 6 ottobre.

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