RENDE La sponda istituzionale di Provincia e Regione per un lavoro “in filiera” con un candidato dalla forte caratterizzazione politica come Marco Ghionna. Ma anche l’apertura al civismo. L’obiettivo è «guardare oltre il 2025» come ripete il candidato sindaco di Rende per il centrodestra nel giorno della presentazione ufficiale della sua discesa in campo.
«A Rende – dice Ghionna – i toni, a mia memoria, non sono mai stati da campagna elettorale, un elemento che ha scaturito la degenerazione della politica. Così non si trova la soluzione ai problemi, io sono abituato al pragmatismo e non alla dietrologia».
Ghionna parla di sviluppo a nord tra la «locomotiva Unical», il nuovo ospedale, lo svincolo di Settimo e la pianificazione urbanistica tra Rende e Montalto Uffugo: «Sono idee programmatiche, non visioni, e vanno accelerate il più possibile senza divisioni su chi taglia il nastro. Non mi farò trascinare dagli altri candidati in beghe e schermaglie, perché Rende – dopo il commissariamento – non può essere ostaggio di una campagna elettorale che non faccia capire i rischi di discontinuità amministrativa: la città non si rialzerebbe più». Sul «recuperare gli standard di vivibilità urbana» cita anche l’eccessiva cementificazione, che a queste latitudini è un tema caldissimo. Sull’urbanistica ricorda poi il giusto equilibrio di vuoti e pieni, verde ed edificazione, venuto meno negli ultimi decenni verso una «conurbazione che ha snaturato l’idea originaria: la politica ha perso l’orientamento e l’economia è stata guidata solamente verso una edilizia spinta, oggi non ci sono più questi margini di sovrasfruttamento».
L’alternativa sono per Ghionna le infrastrutture concrete e virtuali, la sostenibilità e l’innovazione per far crescere «una piccola Silicon Valley come è avvenuto in Sicilia, le sfide del futuro non sono i Pau scaduti. È la sfida più difficile. Io devo cercare soluzioni ma non accetto imposizioni» il messaggio più agli alleati che agli elettori.
Il civismo? «Le contaminazioni hanno fatto crescere Rende, noi ci apriamo a tutti, al di là degli steccati ideologici e delle gradazioni di colori, no a valutazioni miopi e strumentali. Ma il civismo fine a se stesso è fallimentare, sono i partiti a dover fare politica sul territorio: senza pesi e contrappesi l’anarchia regna sovrana».
Ghionna è rendese ma sì è trasferito a Cosenza «perché ad alcune richieste delle mogli non si può dire di no, però il cuore è da sempre qui, a due chilometri dalla dimora coniugale…». «Mio padre e mia mamma si insediarono a Rende nel 1980, quando era sindaco un grande riformista, io avevo 5 anni e ora mi ritrovo a poterlo sfidare, 45 anni dopo…».
«Se vinco sarò il primo dipendente del Comune e le porte saranno aperte, non perché sono buono ma perché così deve essere» conclude Ghionna prima dell’applauso dei presenti.
Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Angelo Brutto, aveva aperto i lavori: «Questo tavolo parla da solo. Ma quella di Ghionna è una candidatura non chiusa all’interno dei partiti, vogliamo parlare ai rendesi. Il tavolo dei coordinatori provinciali, che rispecchia i regionali e nazionali, ha delineato questo profilo per un progetto specifico: lavori pubblici, affidamenti e urbanistica sono punti nodali, Ghionna è stato anche commissario prefettizio oltre a essere competente in materia, sarà la persona ideale per portare Rende al centro dei 20 comuni dell’area Urbana».
Riccardo Rosa (Noi Moderati) annuncia una «lista con persone pulite e incensurate, dobbiamo dare una idea di futuro, con obiettivi da raggiungere in rottura con il passato. Noi andremo a vincere». Rosaria Succurro ringrazia il «professionista mite e pacato, Marco è la persona giusta per guidare Rende in maniera forte e competente» e ventila la possibilità di apporto di liste civiche.
Katya Gentile (Lega) rivendica l’unitarietà della scelta Ghionna e ricorda la militanza politica comune da giovani, ha «da un lato passione e ragionamento politico, dall’altra ha maturato già esperienza amministrativa e gestionale da presidente dell’ordine degli ingegneri: sarà un giovane amministratore. Spero che sia una campagna elettorale serena in cui parlare di temi e problemi di tutti i giorni». Gianluca Gallo (Forza Italia) parla di «inizio di un percorso in una città strategica per l’intera provincia, con l’Unical e il miliardo di spesa per il nuovo policlinico. La Regione – annuncia – sta pensando anche a trasporti e mobilità». La filiera istituzionale è già in moto. (euf)
L’INTERVISTA | La rivoluzione gentile di Ghionna: «Policlinico ma anche servizi basilari»
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