PAOLA «Quello che si sta registrando a Paola, più nello specifico nel PO San Francesco, desta davvero scalpore e vergogna. Non è la prima trovata a cui purtroppo assistiamo e ahinoi nemmeno l’ultima. L’ultima battaglia per evitare lo spostamento e chiusura del reparto di chirurgia, durata mesi per evitare uno scippo, ancora non è del tutto finita ma intanto altri disagi vengono registrati. C’è da dire inoltre che già di per sé il nostro sistema sanitario fa acqua da tutte le parti, ma cosa ancor più grave è assistere al depotenziamento di strutture e servizi che rappresentano uno spiraglio di luce per chi ogni giorno soffre e si affida alle cure che il nostro territorio offre, anziché potenziare e migliorare garantendo dei servizi pubblici efficienti». Così il Comitato Regionale per la difesa del diritto alla salute, che aggiunge: «Ma andiamo ai fatti. Da qualche giorno – fanno sapere gli esponenti del comitato – secondo un atto deliberato dai vertici sanitari, i locali dell’attuale centro emodialisi del nosocomio Paolano subiranno dei lavori, ma attenzione non per potenziare il centro stesso, come ci si aspetta da 25 anni, ma per destinarvi gli uffici della direzione sanitaria. Questo è un atto che lede il diritto alla salute di tanti pazienti che ogni giorno afferiscono al centro, essendo questo l’unico sul Tirreno cosentino. Tale situazione non può passare inosservata ecco perché siamo accanto a tutti i pazienti dializzati che hanno già espresso le loro preoccupazioni». In conclusione affermano: «Non possiamo tacere e permettere che venga effettuata una tale scelleratezza».
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