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l’inchiesta

‘Ndrangheta, alla sbarra le giovani leve dei Cordì: in appello il processo con rito abbreviato – NOMI

Nel luglio 2022 l’operazione contro il gruppo «diretta espressione della cosca Cordì, da cui ha mutuato i principi tipici della ‘ndrangheta»

Pubblicato il: 14/10/2024 – 16:36
‘Ndrangheta, alla sbarra le giovani leve dei Cordì: in appello il processo con rito abbreviato – NOMI

REGGIO CALABRIA Inizierà mercoledì 16 ottobre il processo d’appello del filone con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta della Dda di Reggio Calabria “New Generation-Riscatto II” contro le giovani leve del clan Cordì a Locri. Vent’anni ciascuno per Riccardo Francesco Cordì, Luca Scaramuzzino, Antonio Aversa e Salvatore Congiusta, furono le condanne più pesanti inflitte in primo grado al termine della requisitoria dei sostituti procuratori Giovanni Calamita e Diego Capece Minutolo, che hanno fatto richieste per oltre 250 anni di carcere.

LEGGI ANCHE: «I principi tipici della ‘ndrangheta» assimilati dalle giovani leve di Locri, «diretta espressione della cosca Cordì»

L’inchiesta

L’operazione “New Generation-Riscatto II”, scattata nel luglio 2022, aveva portato all’arresto di 29 persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanza stupefacente, detenzione di armi e munizioni, danneggiamento, estorsione pluriaggravata, traffico e spaccio di banconote false. «Punto di riferimento di tutti gli altri sodali», i giovanissimi Riccardo Francesco Cordì e Luca Scaramuzzino, rispettivamente classe ’96 e ’93, sono coloro che, secondo gli inquirenti si sono «contraddistinti per autorevolezza e operatività» all’interno del gruppo. Lo scopo, secondo quanto emerso dalle indagini, del clan era duplice: controllare, attraverso il giovane gruppo, le attività svolte sul proprio territorio e, al contempo, «formare giovani leve assoggettate all’autorevolezza criminale dei Cordì da cui poter attingere in futuro per rafforzare l’organigramma specifico della consorteria» tanto che «anche all’esterno il gruppo di ragazzi viene considerato una propaggine della cosca Cordì». Tra loro un legame talmente stretto da considerare «il principio del mutuo soccorso tra gli associati assolutamente doveroso». (m.r.)

Gli imputati

Antonio Aversa
Manuel Carciati
Domenico Catalano
Giuseppe Catalano
Salvatore Congiusta
Antonio Cordì (classe 1987)
Antonio Cordì (classe 2002)
Domenico Cordì (classe 1979)
Domenico Cordì (classe 1991)
Riccardo Francesco Cordì
Vincenzo Cordì
Mario De Domenico
Agostino Antonio Dieni
Ennio Floccari
Alba Furfaro
Michele Iemma
Cristian Cosimo Ierinò
Antonio Lanzetta
Angeloantonio Scalia
Luca Scaramuzzino
Vincenzo Temi
Luigi Stefano Ursino
Gerardo Zucco

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