ROMA È l’attuale direttore generale di Sogei, Paolino Iorio, il dirigente della società in house del Mef, arrestato in flagranza di reato dalla Guardia di Finanza mentre intascava una mazzetta da 15 mila euro da un imprenditore ieri sera a Roma. L’attività rientra nell’indagine dei pm capitolini che vede indagate 18 persone e 14 società e in cui si ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d’asta. A Iorio, che si trova agli arresti domiciliari, viene contestato il reato di corruzione perché con «più azioni del medesimo disegno criminoso – è detto nel capo di imputazione – in qualità prima di direttore ingegneria infrastrutture e data center e successivamente Dg della società a partecipazione pubblica indebitamente riceveva in più occasioni, per l’esercizio delle sue funzioni, somme di denaro» da un imprenditore. In particolare «a fronte di una serie di contratti stipulati con Sogei» per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro, il manager «riceveva somme di denaro non quantificate, ma da intendersi nell’ordine di decine di migliaia di euro – continua il capo di imputazione – con frequenza di circa due volte al mese dal novembre del 2023». Incontri monitorati anche attraverso intercettazioni.
C’è anche Andrea Stroppa, classe ’94, ritenuto, secondo quanto scrive la Gdf, il «referente di Elon Musk in Italia», tra le persone indagate dalla Procura di Roma nel procedimento che ha portato all’arresto del dg di Sogei, Paolino Iorio, e in cui si procede per corruzione e turbativa d’asta. In particolare, secondo quanto scrive la Gdf in una informativa citata nel decreto di perquisizione, il militare della Marina indagato, «nell’apprendere del progetto volto all’acquisizione da parte del Governo del sistema satellitare (Starlink ndr) realizzato e fornito da un noto gruppo statunitense, approfitta dello svolgimento presso il VI reparto di cui fa parte di una riunione sul tema per agganciare e contattare successivamente il referente italiano del Gruppo, Andrea Stroppa».
«Un articolato sistema corruttivo con diversi protagonisti e con ramificazioni sia all’interno del ministero della Difesa, sia in Sogei e sia infine al ministero dell’Interno». E’ quanto scrive la Guardia di Finanza in una informativa presente negli atti dell’indagine della Procura di Roma in cui si ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d’asta e che ha portato oggi ad una serie di perquisizioni. Dalle intercettazioni delle utenze in uso all’imprenditore arrestato ieri assieme al Dg di Sogei, Paolino Iorio sono «emersi i contatti e gli incontri avuti con tale ‘Antonio della Difesa’, successivamente identificato come un Capitano di fregata della Marina Militare». Già «dai primi incontri emergeva che il militare, al fine di svolgere il proprio ruolo nell’ambito di una fornitura, ha avanzato richieste di compensi nonché – è detto nell’informativa – l’assunzione di una persona da parte di una delle imprese gestite dall’imprenditore». (Ansa)
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