ROMA «Cosa aspetta Giorgia Meloni a convocare un Consiglio dei ministri per dichiarare immediatamente lo stato di crisi climatica e adottare un piano nazionale contro il dissesto idrogeologico? Quante emergenze dovranno affrontare ancora le popolazioni dell’Emilia Romagna e della Toscana prima che venga approvato un piano strutturale che affronti il disastro imposto da una crisi climatica evidente? La risposta non può essere il taglio delle risorse alla lotta al dissesto idrogeologico come deciso nella manovra economica e non approvare la legge sul consumo del suolo». A dirlo è Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e parlamentare Avs. «Nelle ultime ore, alla tragica lista delle vittime di questa tragedia climatica annunciata – riprende – si aggiunge un giovane che, nei pressi di Bologna, non è riuscito a mettersi in salvo dall’ondata di piena. In Sicilia, l’emergenza alluvionale si somma alla siccità, con oltre il 50% del territorio regionale già desertificato. Oggi, inoltre, è allerta arancione in Calabria, Basilicata, e in alcune zone di Veneto e Lombardia». «Giorgia Meloni, che ha convocato per domani un Consiglio dei ministri per forzare , ancora una volta la mano, sui centri migranti in Albania bocciati da una sentenza del Tribunale di Roma, dovrebbe invece mettere all’ordine del giorno la dichiarazione immediata dello stato di crisi climatica e l’adozione di un piano nazionale contro il dissesto idrogeologico, finanziato con i fondi destinati al Ponte sullo Stretto di Messina, insieme a un piano strutturale per lo sviluppo delle energie rinnovabili,» conclude Bonelli.
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