REGGIO CALABRIA Quindici aspiranti in corsa per la poltrona di procuratore capo di Bologna dopo l’addio di Giuseppe Amato, passato alla procura generale di Roma. E tra i papabili figura anche un calabrese. Come segnala il Fatto Quotidiano, la Quinta Commissione ha iniziato le audizioni degli aspiranti. Ma nell’elenco non figura Giuseppe Borrelli, napoletano di 65 anni e procuratore di Salerno dal 2020. Dopo aver presentato domanda e considerato in netto vantaggio su tutti gli altri concorrenti, ha scelto di compiere un passo indietro per puntare alla guida della procura di Reggio Calabria, rimasta vacante dopo l’addio di Giovanni Bombardieri, oggi capo dei pm a Torino. Tornando alla procura di Bologna, tra i candidati in corsa anche il calabrese Paolo Guido, procuratore aggiunto di Palermo a cui dal 2017 è stata affidata la delega sulle indagini per la cattura del boss Matteo Messina Denaro. Originario di Acri in provincia di Cosenza, Guido ha avuto il merito di piazzare il grande colpo: l’arresto del boss latitante, considerato da sempre tra i più pericolosi d’Italia. (redazione@corrierecal.it)
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