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«In Consiglio regionale l’ennesimo colpo mortale inflitto alla centrale del Mercure»

L’associazione liberi imprenditori boschivi forestali della Calabria critica gli emendamenti con cui si riduce la potenza degli impianti a biomasse

Pubblicato il: 21/11/2024 – 9:17
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«In Consiglio regionale l’ennesimo colpo mortale inflitto alla centrale del Mercure»

«È stato appena approvato in Consiglio Regionale l’emendamento n° 8 ter, proposto dal Consigliere Laghi del gruppo De Magistris, con il quale si vieta la costruzione di nuovi impianti a biomasse nei parchi nazionali calabresi, mentre per quelle già esistenti prevede l’obbligo di ridurre la potenza a 10MW, questo dovrà avvenire, entro sei mesi dall’entrata in vigore del suddetto emendamento. Da aggiungere che nel luglio 2023 la Giunta Regionale, su proposta sempre di Laghi, con propria delibera, aveva approvato il piano del Parco Nazionale del Pollino abolendo la possibilità di concessione della proroga per proseguire l’attività della centrale a biomasse ubicata nello stesso Parco. Che Laghi abbia preso di mira la centrale biomassa del Mercure era ed è chiaro, che il suo disegno era ed è quello di far chiudere definitivamente la suddetta centrale è altrettanto palese, ma che il Presidente Occhiuto e la sua maggioranza cadessero nelle trappole tese da un consigliere ambientalista/integralista per giunta di opposizione, ci lascia veramente basiti». Lo scrive in una nota l’associazione Liberi imprenditori boschivi forestali della Calabria.

«Effetti devastanti»

«È possibile – continuano – che chi governa la Calabria, ignori gli effetti devastanti di un drastico depotenziamento dell’attività di una centrale che eroga una potenza elettrica di 35MW? Hanno capito i legislatori regionali che tale attività produce un reddito stimato in circa 28 milioni di €/anno, con un impiego di qualche migliaio di persone? Siamo convinti che rispetto a situazioni dannose per l’ambiente, bisogna intervenire, costi quel che costi, ma non è questo il caso della centrale del Mercure. Nel merito, si ritiene utile ricordare che proprio a tutela del Parco è stato costituito da parecchi anni un Osservatorio Ambientale che controlla costantemente le emissioni ed immissioni di CO2 e che sinora non ha mai denunciato o comunicato la non salubrità dell’area. Evidentemente il Presidente, l’Assessore al ramo ed i consiglieri che hanno votato questa scellerata legge ignorano che la produzione di energia termica ed elettrica da biomassa legnosa vergine è, per definizione dell’UE ad impatto zero».

La protesta dell’associazione

«Evidentemente – si legge – non hanno mai saputo che, sia la produzione di energia da biomassa che la produzione di carburanti da vegetali seguono lo stesso principio di fotosintesi clorofilliana, ergo, l’utilizzo dei prodotti vegetali ha bilancio co2 pari a zero. Probabilmente presi dall’euforia ambientalista hanno votato senza nemmeno leggere ciò che contiene l’emendamento incriminato. L’associazione regionale liberi imprenditori boschivi della Calabria esprime ferma protesta e forte preoccupazione per gli effetti di questa decisione che, rischia di provocare un vero e proprio terremoto per l’economia regionale ed in particolare per gli operatori del settore forestale. Si metteranno a rischio migliaia di posti di lavoro, in una regione dove il lavoro, come sappiamo, non c’è. Malgrado la gravità di questa incresciosa vicenda, il Presidente ha anche espresso ringraziamenti e lodi all’estensore dell’emendamento. Alla luce di quanto affermato, chiederemo nei prossimi giorni un incontro al Presidente Occhiuto al fine di renderlo edotto sulle tragiche conseguenze che provocherà questa legge, se non si farà un passo indietro; lo dobbiamo alle migliaia di famiglie che in questo settore operano e che non hanno mai chiesto sussidi o sostegni economici gratuiti, ma vogliono andare avanti con i proventi del proprio lavoro».

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