MILANO «È davvero un record quest’anno, credo in nessuna altra fiera mai la Regione Calabria abbia portato così tanti espositori in una collettiva regionale. Siamo molto soddisfatti, il che vuol dire che c’è una Calabria che ha voglia di raccontarsi, di mettere in vetrina i propri prodotti, le proprie eccellenze. Ritengo sia anche un moltiplicatore di quella che è una narrazione positiva della Calabria, che adesso non viene soltanto raccontata dal Presidente della Regione, dall’assessore Gallo, dall’assessore Varì ma, in queste occasioni, viene raccontata dagli artigiani calabresi, dalle nostre piccole e medie imprese che vengono qui, espongono e vendono i propri prodotti possono così ampliare i propri risultati commerciali». Lo ha detto ai microfoni del Corriere della Calabria l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Rosario Varì, intervistato nel corso di “Artigiano in Fiera” 2024 di scena a Rho, da oggi fino all’8 dicembre. Otto padiglioni, con 2.800 espositori che per nove giorni portano a Milano prodotti e colori da 90 paesi.
Secondo l’assessore «ci sono ormai degli stand riconoscibili, attrattivi, ben curati, belli, luminosi, brandizzati da Calabria Straordinaria, e di anno in anno qui incontriamo tanta gente che negli anni precedenti ha potuto apprezzare quelli che sono i prodotti del territorio calabrese, tornano ad acquistarli, a fare un giro per i nostri stand. Insomma, è una Calabria riconoscibile e bella che sta crescendo».
Tra gli stand calabresi ad “Artigiano in Fiera” c’è anche una certa curiosità circa la realizzazione dei prodotti, altro esempio del racconto della Calabria e del territorio. «Su questo stiamo lavorando molto per fare in modo che questi antichi mestieri non solo non si perdano, ma vengano tramandati di generazione in generazione, padre in figlio. C’è un progetto, in questo senso, del mio assessorato che mira proprio a fare in modo che i figli discendenti o comunque coloro i quali vogliono occuparsi e imparare il mestiere dei loro genitori e dei loro maestri possano farlo essendo anche supportati e incentivati da parte della Regione». «Dobbiamo saper tutelare e tramandare quelle che sono le nostre tradizioni e raccontarle. È indispensabile fare in modo che una parte di territorio venga raccontato al meglio».
«Credo che l’assessore Varie e il Dipartimento Sviluppo economico abbiano lavorato benissimo e abbiano aumentato in maniera esponenziale in questi anni il numero delle aziende presenti. Ce ne sono 135 come mai in passato, e credo che tutto questo vada sottolineato con grande favore, segno di una grande effervescenza, di un grande entusiasmo che c’è in Calabria». Così, invece, l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, anche lui presente all’inaugurazione degli stand calabresi. «Ci sono aziende che, come dico sempre, fanno bene i compiti a casa e vengono qui ad esporre finalmente con orgoglio i loro prodotti e le loro trasformazioni, se si tratta del settore agroalimentare dove sono circa 110, segno evidente che c’è questa crescita e questa consapevolezza che noi dobbiamo assecondare e sostenere tutto questo attraverso una comunicazione nuova e migliore di una terra straordinaria come la nostra». A proposito di prodotti calabresi, come ha raccontato l’assessore Gallo in esposizione «ci sono tanti prodotti se si parla di agricoltura IGP e DOP, qui abbiamo le loro trasformazioni e le loro declinazioni. Si tratta anche di una presenza importante dal punto di vista artigianale e manifatturiero, dalle ceramiche, ai piccoli gioielli, al legno abbiamo tante aziende che stanno dimostrando come in questi anni anche questo settore abbia avuto una forte ripresa. «In quest’ultimo anno l’export calabrese è cresciuto come accade ormai da 11 trimestri, cresciamo nell’export dal 10 al 25%, a seconda del singolo trimestre, è una media del 20% all’anno e non è ormai un caso ma un vero e proprio trend, trascinato dal settore agroalimentare che cresce intorno al 25% all’anno».
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