PERUGIA Il tribunale di Perugia ha emesso una sentenza storica nell’ambito del processo denominato “Quarto passo“, con 30 condanne per un totale di 277 anni di pena. I giudici hanno riconosciuto l’esistenza di un’associazione di stampo mafioso, confermando così la presenza della ‘ndrangheta in Umbria.
Il processo ha fatto luce su una rete criminale operante su più fronti: dalle attività economiche illecite al traffico di droga. Secondo l’accusa, gli imputati facevano parte di una «associazione a delinquere con finalità mafiose», dedita a estorsioni, usura, truffe e altre attività criminali. L’indagine che ha portato a queste condanne è iniziata nel 2012, quando le forze dell’ordine hanno cominciato a ricostruire gli intrecci e gli affari della presunta organizzazione mafiosa, che da tempo operava nel territorio.
Le indagini, condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dai carabinieri del Ros, hanno portato a un’imponente operazione di polizia che ha scosso Perugia. Nel dicembre del 2014, 59 persone erano state arrestate, accusate di vari crimini tra cui associazione mafiosa, estorsioni, usura, bancarotta fraudolenta, truffa e traffico di stupefacenti. L’operazione ha visto il coinvolgimento delle forze dell’ordine in un’operazione spettacolare, che ha incluso anche l’uso di elicotteri, con numerosi arresti effettuati nelle prime ore del mattino.
Alla fine, 52 persone sono state rinviate a giudizio, con 46 richieste di condanna, di cui 35 per associazione mafiosa. La presunta organizzazione criminale era legata al clan Farao Marincola, radicato nella zona di Cirò, in provincia di Crotone.
Nel corso del processo, il pubblico ministero ha richiesto pene severe, arrivando a una richiesta complessiva di 400 anni di reclusione per gli imputati. La sentenza di mercoledì, che ha visto 30 condanne, segna un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata in Umbria, e conferma la capacità della ‘ndrangheta di radicarsi anche lontano dalle tradizionali aree di influenza, come quella calabrese.
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x