COSENZA Sta per tornare una delle rassegne teatrali più attese del panorama calabrese: “Voci dal Sottosuolo”. Il progetto, ideato dal Kollettivo Kontrora in collaborazione con la compagnia Teatro del Carro – Pino Michienzi, è ormai pronto per la sua quinta edizione, che prenderà il via tra il Teatro Vuozzo di Cosenza e il Teatro Valente di Corigliano Rossano. La rassegna, che avrà il patrocinio del Comune di Corigliano Rossano, è un’occasione unica per immergersi in un teatro che non si limita a raccontare storie, ma che pone l’accento sul valore del confronto e del dialogo.
Prima dell’apertura ufficiale della quinta edizione, il pubblico è invitato a un’anteprima speciale il 8 dicembre, al Teatro Vuozzo di Cosenza. Alle 18 andrà in scena “La donna che ride”, un’opera teatrale che rappresenta il secondo studio di un lavoro collettivo firmato da ConimieiOcchi Teatro idee movimento. La compagnia, composta da performer, musicisti, antropologhe, artisti e pedagoghi che collaborano su progetti nazionali e internazionali, porterà in scena una performance che esplora la poetica del clown teatrale, indagando la natura ciclica del corpo femminile.
Le due protagoniste dello spettacolo, Audrey Chesseboeuf e Maria Grazia Bisurgi, si immergeranno nelle emozioni del loro personaggio, esplorando i temi degli archetipi femminili e le influenze delle fasi lunari, sfidando gli stereotipi che limitano l’espressione della donna. La regia e la facilitazione del processo creativo sono affidate a Francesco Votano, con un supporto tecnico per luci e audio a cura di Sofia Battistini.
Il cuore della rassegna “Voci dal Sottosuolo” non è solo artistico, ma profondamente sociale e politico. Come spiegato dal Kollettivo Kontrora, l’obiettivo di questo progetto non è solo estetico, ma mira a stimolare una riflessione profonda sui temi attuali: «Le voci che emergono dal sottosuolo ci chiedono di rallentare», affermano gli organizzatori, «in un’epoca in cui la comunicazione è superficiale e frammentaria, Voci dal Sottosuolo si propone come un antidoto, un’occasione per riscoprire il valore del dialogo e del confronto».
In un mondo in cui il conflitto è spesso evitato, il teatro di “Voci dal Sottosuolo” diventa un luogo di mediazione, dove le differenze vengono accolte e utilizzate come strumenti per una comprensione più profonda della realtà. Come sottolineato dal Kollettivo, la rassegna è anche un invito a fermarsi, osservare e riflettere: «Voci dal Sottosuolo è un’occasione per riscoprire il potere trasformativo del teatro e il suo ruolo fondamentale nella costruzione di una comunità più consapevole e solidale».
Il progetto “Voci dal Sottosuolo” non sarebbe possibile senza il sostegno dell’Istituto comprensivo Spirito Santo di Cosenza, che ospita la rassegna e le due compagnie. Grazie alla collaborazione del dirigente Massimo Ciglio e del professore Andrea Bevacqua, la rassegna ha trovato una nuova “casa” nel Teatro Vuozzo, un luogo che rappresenta una risorsa importante per la cultura locale. Con un programma che si svelerà nelle prossime settimane, la quinta edizione di “Voci dal Sottosuolo” si conferma come una delle iniziative più interessanti per il panorama culturale. Una rassegna che, attraverso il linguaggio teatrale, vuole stimolare il pensiero, promuovere il dialogo e rafforzare il tessuto sociale della comunità. (redazione@corrierecal.it)
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