NEW YORK E’ stato incriminato con l’accusa di omicidio di secondo grado il 26enne Luigi Mangione, arrestato ieri in Pennsylvania perché sospettato di essere il killer che la settimana scorsa ha ucciso a New York il ceo del ramo esecutivo di UnitedHealthcare. Secondo quanto si legge nei documenti del tribunale penale di New York, a Mangione vengono imputati cinque capi d’accusa, tra cui per possesso di armi da fuoco e falsificazione di documenti. Mangione è stato arrestato ieri – dopo una caccia all’uomo iniziata mercoledì scorso, dopo l’omicidio del 50enne Brian Thompson di fronte ad un albergo di Manhattan dove doveva partecipare ad una riunione del gruppo – dopo che un dipendente di un McDonald’s di Altoona, in Pennsylvania, lo ha riconosciuto e ha chiamato il 911. Secondo la polizia, il giovane “ha iniziato a tremare” quando la polizia gli ha chiesto se fosse stato a New York di recente. Luigi Mangione è parente di un deputato repubblicano al parlamento statale del Maryland. Lo hanno confermato la Nbc e la Fox. La famiglia di Nino Mangione ha stretti legami con la comunità italo-americana di Baltimora. Un nonno, Joseph Zannino, è stato membro dell’Order Sons of Italy e del comitato che ha portato all’istituzione del Columbus Day come festa nazionale. Un altro nonno, Nicholas Mangione, era un imprenditore immobiliare cresciuto in una povera famiglia di emigranti italiani.
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