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Ponte sullo Stretto, scintille in Senato tra Irto e Salvini: «Sulla relazione sismica il ministro non risponde»

L’esponente Pd: «L’Ingv ha smentito la paternità del documento attribuitole dalla società Ponte sullo Stretto in Commissione di Via»

Pubblicato il: 12/12/2024 – 22:10
Ponte sullo Stretto, scintille in Senato tra Irto e Salvini: «Sulla relazione sismica il ministro non risponde»

ROMA «Il ministro delle Infrastrutture Salvini non ha risposto, nell’Aula del Senato, alla nostra interrogazione in cui gli chiedevamo conto di una Relazione sismica presentata dalla società Ponte sullo Stretto alla Commissione di Via attribuita all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che invece ne ha smentito la paternità. La Relazione si è poi rivelata essere di due collaboratori dello stesso istituto. Dunque la società Stretto di Messina ha presentato un documento falso, sul quale il ministro ha deciso di non rispondere, nell’Aula del Senato». Lo dice il senatore Nicola Irto, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente, energia, lavori pubblici.

Le prescrizioni e la sostenibilità

«Alla questione del rischio sismico del Ponte sullo Stretto – continua Irto – attestata anche dal ministero dell’Ambiente, dall’Ispra e dalla Commissione per la Valutazione dell’Impatto ambientale, che ha approvato il progetto del Ponte previa ottemperanza di 62 prescrizioni, si aggiungono i temi della sostenibilità economica e ambientale del Ponte. Ieri è stato presentato il Piano strategico delle ferrovie dello Stato, nel quale il Ponte non viene menzionato.Per l’illusione del Ponte sullo Stretto, il ministro Salvini ha bloccato 1,6 miliardi dei fondi di coesione delle regioni Calabria e Sicilia, risorse che dovevano servire per gli asili nido, per l’istruzione, per la digitalizzazione, per la mobilità. Non solo: sono stati bloccati i progetti dell’alta velocità in Calabria e Sicilia e anche il rifacimento della Taranto-Reggio Calabria, nota come strada delle morte, è stato sacrificato. Ogni giorno il ministro Salvini dà la colpa a qualcuno rispetto alle sue responsabilità: un giorno è un chiodo, un giorno è Tajani. Ma l’illusione del Ponte e il suo costo sociale per le regioni del Sud è una responsabilità tutta sua».

Salvini: in caso di terremoto sarebbe l’unica opera a restare in piedi

In caso di terremoto catastrofico come quello che colpì Messina lo scorso secondo «l’unico manufatto a rimanere in piedi sarebbe il Ponte sullo Stretto». Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, durante il question time al Senato. «Per fortuna – ha detto – i ponti li fanno ingegneri, geologi, architetti. Non i politici, i ministri o i senatori. Stanno lavorando tecnici ingegneri, professionisti italiani, danesi, spagnoli, americani e giapponesi. Contestualmente è stato nominato un comitato scientifico indipendente che rappresenta nove università italiane e straniere, che all’esito delle attività di studio e di analisi rilasciato all’unanimità parere favorevole». Salvini ha aggiunto che «dopo un secolo di chiacchiere» si potrà «dare a milioni di siciliani e calabresi, a 60 milioni italiani, quella continuità territoriale di cui hanno assolutamente diritto e bisogno».

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