LAMEZIA TERME Origini milanesi ed una grande esperienza in Bankitalia, Bruna Szego è stata nominata responsabile dell’antiriciclaggio in Europa. Il Parlamento Europeo le ha affidato l’incarico di guida della nuova AMLA, l’Autorità Europea Antiriciclaggio con sede a Francoforte in Germania.
Il sito di Bankitalia riporta un corposo estratto del robusto curriculum di Bruna Szego. Nel 1989 si laurea con lode in Giurisprudenza a Roma, presso la Libera Università degli Studi Sociali, discutendo una tesi di diritto penale commerciale. È abilitata all’esercizio della professione forense. Entra in Banca d’Italia nel 1990, negli uffici della Vigilanza dell’Amministrazione centrale, dove segue la disciplina nazionale e europea della finanza non bancaria e collabora alla redazione dei Testi Unico Bancario e della Finanza.
Dal 1999 svolge attività di ricerca e analisi economica del diritto presso l’ufficio Diritto dell’Economia con studi sulla governance delle imprese, sulla giustizia civile, sulla finanza per la crescita. Nell’Area Vigilanza dal 2007, l’anno successivo è nominata titolare della Divisione Normativa Primaria del Servizio Politiche e Normativa di Vigilanza; lì si occupa – tra l’altro – delle regole sul governo societario delle banche, sui sistemi di remunerazione, sulla tutela della clientela bancaria. Entra a far parte della Direzione del Servizio Regolamentazione e Analisi Macroprudenziale nel 2014, dove – tra l’altro – coordina i lavori per dare attuazione alla nuova disciplina europea sulla gestione delle crisi bancarie. Diventa sostituto del Capo del Servizio nel 2016 e, nel 2017, Capo del Servizio Regolamentazione e Analisi Macroprudenziale. Dal 14 giugno 2022 è Capo dell’Unità, a diretto riporto del Direttorio, responsabile della Normativa e della Supervisione sull’antiriciclaggio e il contrasto al finanziamento del terrorismo.
Ha ricoperto numerosi incarichi per la Banca, anche in sede europea.
L’organismo inizierà ad operare a metà 2025. Il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo costituiscono una grave minaccia per l’economia e il sistema finanziario dell’Unione Europea. L’obiettivo principale dell’AMLA, che disporrà di poteri di vigilanza diretta e indiretta, è accrescere l’efficacia del quadro dell’UE in materia di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.
La Germania – come riporta il Sole 24 Ore – «è terra di riciclaggio e corruzione delle mafie che qui incassano un miliardo all’anno». E’ quanto emerge anche dal rapporto 2023 sulla criminalità organizzata dell’Agenzia federale della polizia criminale (Bka), la ‘ndrangheta ovviamente è assoluta protagonista. Il procuratore Nicola Gratteri, nel 2021 rilasciò una intervista al canale tedesco Zdf. «In Germania, chiunque, senza problemi può arrivare con borse piene di soldi, e a nessuno interessa come li abbia guadagnati».
Nel 2023, il tribunale di Costanza ha pronunciato la prima condanna per appartenenza alla ‘ndrangheta emessa in Germania. Si tratta di un cameriere di 34 anni di Ueberlingen, nato in Italia, riconosciuto colpevole di traffico di droga e sostegno a un’organizzazione criminale straniera. In primo grado, la sentenza stabiliva una pena detentiva di tre anni e sei mesi, ridotta in appello in via definitiva a due anni e cinque mesi. Il cameriere lavorava nel ristorante che gli inquirenti assegnano ai “Bovinciani” con altri due, rispettivamente a Baden-Baden e Radolfzell.
E’ con l’operazione nome in codice “European ‘ndrangheta Connection“, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, che le forze dell’ordine italiane insieme ai colleghi di diversi Paesi europei come Germania e Olanda, assestano un duro colpo alla criminalità. Nel filone tedesco, l’attenzione degli investigatori si è concentrata sulle storiche famiglie di San Luca, accusate di traffico internazionale di stupefacenti e attività di riciclaggio nella parte occidentale della Renania.
La “Strage di Duisburg” che aveva rivelato come San Luca si fosse piazzata in Germania, a quanto pare, ha insegnato poco e quella Nazione è divenuta terra di conquista, dove girano soldi la ‘ndrangheta allunga i suoi tentacoli e ricicla soldi in edilizia, ristorazione e terziario. (f.b.)
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