NAPOLI Dopo una giornata di preghiera, a Napoli si è ripetuto il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. Alle 17.43 è avvenuto il cosiddetto ‘miracolo laico’, che ricorda l’eruzione del Vesuvio del 1631 quando i napoletani chiesero l’intercessione del Martire per scongiurare la distruzione della città. La cerimonia è l’unica gestita dalla Deputazione di San Gennaro e non direttamente dall’Arcidiocesi. A dare l’annuncio ai fedeli, don Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro, all’interno del Duomo. Quello che si è verificato oggi è il terzo prodigio dell’anno, dopo quello del sabato che precede la prima domenica di maggio e del 19 settembre, giorno in cui si celebra Gennaro, Martire e santo patrono della città. Da questa mattina le ampolle contenenti le reliquie erano state esposte ai fedeli. Alle 9, quando la cassaforte è stata aperta, il sangue era rappreso, ma dopo le venerazioni e le preghiere si è rinnovato il prodigio.
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