REGGIO CALABRIA L’impatto (negativo) delle dinamiche nazionali sulle politiche di bilancio della Regione. E’ stato questo uno degli elementi più significativi emersi dall’ultima seduta della seconda Commissione del Consiglio regionale, che ha iniziato l’esame della manovra della Regione per il 2025-27 (esame che si concluderà domani, quindi venerdì l’aula per l’approvazione definitiva). Secondo quanto riporta il resoconto di seduta della “Seconda”, serrato il dibattito, con l’opposizione di centrosinistra che ha evidenziato quelli che a suo dire sono i limiti della manovra e la maggioranza di centrodestra che ha invece sottolineato gli sforzi della Giunta in un contesto complessivamente sfavorevole.
Il capogruppo del Misto Antonio Lo Schiavo, a esempio, ha chiesto chiarimenti sulla disapplicazione dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco di passeggeri sugli aeromobili, chiedendo, in particolare, «se vi siano stati altri contributi erogati alle compagnie aeree». Raffaele Mammoliti, del Pd, ha lamentato «il taglio lineare delle risorse previsto dalla manovra di bilancio, il mancato aumento delle risorse economiche destinate alla stabilizzazione e al completamento delle ore lavorative degli Lsu, la mancanza di scelte strategiche in tema di forestazione e tutela del territorio, l’assenza di risposte ai problemi sociali della Calabria, e in generale l’assenza di una visione di sistema da parte della Giunta e della maggioranza». Sottolineati anche le criticità che riguardano molti degli enti di sottogoverno della Regione e l’incremento degli accantonamenti fino a oltre un miliardo. A intervenire – riporta il resoconto di seduta – anche il dg del Dipartimento Bilancio della Regione, Filippo De Cello, per il quale «il principio della prudenza è indispensabile per mantenere gli equilibri di bilancio e il rigore è necessario anche per superare l’esame dei controllori che si sono decuplicati», osservando che «i tagli hanno riguardato anche le spese di funzionamento della Giunta e del Consiglio, oltre al definanziamento di leggi meno utilizzate, mantenendo invece il finanziamento delle leggi di maggiore importanza sociale, come quelle sulle politiche sociali».
A replicare quindi l’assessore regionale Marcello Minenna, che in premessa di dibattito aveva sottolineato in particolare – riporta il resoconto di seduta – «le difficoltà di raccordo con le scelte adottate dal governo nazionale in sede di predisposizione della manovra di bilancio statale, rivelatisi, di fatto, peggiorative rispetto agli orientamenti più favorevoli inizialmente emersi», specificando comunque che «la presenza di una legge di bilancio implica necessariamente l’esistenza di una strategia». Quanto alla disapplicazione dell’addizionale sui diritti di imbarco, per Minenna «si è inteso seguire l’esempio di successo già adottato da un’altra regione del Nord-Est, con l’obiettivo di accrescere la competitività del sistema aeroportuale calabrese su scala nazionale». Quanto alla forestazione Minenna – riporta sempre il resoconto di seduta – ha riferito che «è in fase di valutazione la presentazione di un progetto di riforma per Calabria Verde che lo configuri come ente pubblico economico con personale pubblico». Conclusioni affidate al presidente della seconda Commissione, Antonio Montuoro (Fratelli d’Italia), per il quale «l’approccio prudenziale è stato dirimente e finalizzato alla salvaguardia del bilancio regionale. Tutti gli strumenti diversi dal bilancio – Pnrr, Fsc, fondi comunitari – saranno utili per affrontare tematiche annose. Quanto alle società in house, tutti i bilanci, inclusi quelli di Calabria Verde e degli altri enti strumentali, sono stati approvati, a testimonianza della portata del lavoro svolto in maniera sistematica». (a. cant.)
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