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Bonifica di Crotone, Occhiuto diffida Eni Rewind: «Rifiuti fuori dalla Calabria»

Il governatore scrive alle procure di Catanzaro e Crotone e al governo: «Smaltimento illecito». E arriva anche la diffida del sindaco Voce

Pubblicato il: 15/01/2025 – 11:24
Bonifica di Crotone, Occhiuto diffida Eni Rewind: «Rifiuti fuori dalla Calabria»

CATANZARO Il presidente della Regione Roberto Occhiuto interviene duramente nella vicenda relativa alla bonifica di Crotone. Il governatore in una lettera inviata alle procure di Catanzaro e Crotone, alla presidenza del Consiglio dei Ministri e alle società coinvolte, diffida Eni Rewind spa «ad avviare le attività di bonifica nel rispetto del vincolo di destinazione dei rifiuti fuori dal territorio regionale», la Società Salvaguardia Ambientale «a negoziare con Eni per il conferimento dei rifiuti della bonifica del Sin di Crotone nella discarica di Sovreco» e la stessa Sovreco «a negoziare direttamente con Eni per il conferimento dei rifiuti della bonifica del Sin di Crotone nonché ad accettare nella discarica ubicata in Crotone località Columbra rifiuti provenienti dal Sin di Crotone».
Occhiuto nella sua missiva ricorda che ad oggi è stato acclarato che lo smaltimento dei rifiuti della bonifica nella discarica di Crotone è da ritenersi illecito. Occhiuto sottolinea come «qualsiasi attività di gestione dei rifiuti condotta da Eni Rewind e dalla società Sovreco e Salvaguardia Ambientale in difformità alle previsioni del vincolo di destinazione dei rifiuti fuori dal territorio regionale è da considerare quale gestione dei rifiuti non autorizzata».

«La Regione Calabria non ha inteso né intende adempiere alla previsione del Mase»


«La Regione Calabria – spiega Occhiuto – non ha inteso né intende adempiere alla previsione del Mase secondo la quale la Regione Calabria deve avviare il procedimento di modifica della prescrizione del Paur entro 30 giorni dalla notifica del decreto, anzi ha proposto ricorso opponendosi a quanto stabilito». Occhiuto specifica, inoltre, che lo scouting prescritto dal Mase alla Eni Rewind «ha palesemente ribaltato quanto sino ad allora affermato dalla società sulla inesistenza di siti esteri in grado di accogliere i rifiuti pericolosi della bonifica, individuando ben 29 società in grado di gestire direttamente discariche in Europa ovvero con contratti in essere con discariche europee». Il governore infine sottolinea come lo scouting condotto dalle Forze dell’Ordine su richiesta del Commissario straordinario Emilio Errigo, trasmesso dalla stessa Eni Rewind lo scorso 17 settembre 2024 «ha dimostrato l’esistenza nel territorio nazionale, al di fuori della Calabria, di discariche per rifiuti non pericolosi autorizzate ad accettare in deroga anche i rifiuti pericolosi previo trattamento intermedio in idonei impianti».

Anche Voce diffida Eni Rewind, Sovreco Spa e Salvaguardia Ambientale

Intanto anche il sindaco di Crotone Vincenzo Voce ha annunciato di aver diffidato Eni Rewind, Sovreco Spa e Salvaguardia Ambientale ad astenersi dal compimento di alcuna operazione in relazione alla procedura di bonifica del Sin di Crotone. Così come Occhiuto, anche il primo cittadino nella sua diffida, inviata tra l’altro per conoscenza alle Procure della Repubblica di Catanzaro e Crotone e al Ministero dell’Ambiente, fa riferimento alla nota con la quale la Sovreco ha dato disponibilità ad Eni per il conferimento di un quantitativo di 50.000 tonnellate di rifiuti prodotti dalle attività di bonifica del sito. Voce rileva che l’operazione in parola contrasta palesemente con le disposizioni di cui al provvedimento regionale n. 9539 del 02.08.2019 (Paur) ad oggi pienamente vigente per ciò che attiene al destino dei rifiuti di cui alla bonifica del Sin al di fuori del territorio regionale e con il decreto del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica n. 27/2024 il quale subordina le operazioni di bonifica di cui al piano stralcio approvato alla modifica del Paur ex art. 27 bis del D. Lgs. n. 152/2006 di esclusiva spettanza regionale. Nel ritenere che l’avvio di dette operazioni allo stato degli atti si atteggi quale gravissimo atto ai danni della collettività, il sindaco diffida le società in indirizzo ad astenersi dal compimento di alcuna operazione per come preannunciata. (fra.vel.)

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