CROTONE Un congresso da separati in casa? Il prossimo 26 gennaio si celebrerà il congresso cittadino di Crotone di Fratelli d’Italia. Sarà eletto un coordinamento che gestirà le due sezioni esistenti (Circolo storico e Contrade nord) che sono operative e hanno già il proprio gruppo dirigente. Si tratta di un organismo importante che dovrà occuparsi, unitamente al coordinatore provinciale, Michele De Simone, della gestione politica nella città pitagorica, della scelta dei candidati da presentare alle prossime elezioni amministrative e degli alleati per costruire la coalizione. A Crotone si vota nella primavera del 2026. La scadenza naturale era il prossimo mese di ottobre, ma c’è stato già una proroga e la consiliatura attuale dovrebbe durare circa mezzo anno in più. Fratelli d’Italia, quindi, ha acceso il motore per non arrivare impreparato a questo appuntamento. Si tenta di riorganizzando le truppe per ottenere una rappresentanza più forte a livello di consiglio e di amministrazione comunale. La gestione è complessa più di quella che appare, perché la visione del gruppo dirigente non è univoca. In campo ci sono diverse linee di pensiero e tra queste quella del coordinatore provinciale che, secondo quanto si racconta, detiene i numeri per continuare ad avere le redini del partito e dall’altra c’è l’area che fa riferimento alla leadership di Stano Zurlo, ultimo presidente della Provincia eletto dal voto popolare. Zurlo ha con sé soprattutto lo spicchio di partito storico cittadino, mentre De Simone è forte nel territorio e dovrebbe rappresentare il nuovo che avanza. Ci sono fibrillazioni e l’annuncio della convocazione del congresso per l’elezione del coordinamento cittadino ha anche contribuito a provocare qualche scossone quale la reazione del coordinatore del circolo Contrade nord, Aldo Iozzi, che non ha condiviso le procedure messe in campo per organizzare questo congresso. Iozzi ha avuto da dire anche per le candidature proposte alla carica di coordinatore cittadino: Antonio Leto, Simona Ferraiana e Fabrizio Zurlo. Dal canto suo De Simone dice di non avere proposto candidature. L’area Zurlo, secondo quanto è stato riferito, dovrebbe sostenere l’elezione di Leto. Avrebbe quindi rinunciato a sostenere Ferraiana già segretaria di uno dei due circoli esistenti, che per un periodo ha condiviso con l’area Zurlo un percorso. Da quello che si capisce, quindi, non c’è una visione condivisa tra le diverse anime su come organizzare il partito. Una situazione comprensibile considerato che chi vince avrà più spazio quando dovranno prendersi le decisioni per le candidature e le alleanze.
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