CROTONE «Vi ringrazio per l’accoglienza numerosa e calorosa che non è mai scontata e sono contento di essere qui. Spero di lavorare alacremente, posso contare su un gruppo di giovani magistrati, alcuni li conosco personalmente veramente eccezionali. È una sfida, è sicuramente un territorio molto difficile con delle grandi sacche di illegalità, ma lo conosco bene dopo aver lavorato per oltre dieci anni come distrettuale su questo territorio». «Ce la metterò tutta, sono qui per lavorare e spero di fare il meglio e di essere come procura un punto di riferimento anche per la cittadinanza».
Si è presentato così Domenico Guarascio all’insediamento ufficiale a capo della Procura della Repubblica di Crotone, subentrando al posto di Giuseppe Capoccia. Il giovane procuratore – dopo una lunga carriera nel pool antimafia della Dda di Catanzaro, applicato proprio al territorio crotonese, ha condotto inchieste importanti contro la cosca Grande Aracri, le consorterie mafiose Mannolo-Trapasso-Falcone e la cosca Farao-Marincola di Cirò Marina.
Guarascio è certo di aver ereditato «un ufficio organizzato che ha sempre lavorato e che in qualche modo ha saputo anche trovare un equilibrio rispetto alle risorse che spesso mancano». Perché «bisogna sempre ricordare, non si parla mai di questo, che questi sono uffici di frontiera e con una grandissima scopertura di organico, a livello amministrativo, dove mancano risorse. Si parla sempre di queste cose, soltanto in questi momenti, ma nel dibattito sulla giustizia manca sempre una risposta e una soluzione». «Io vorrò ancora di più cercare di entrare in sinergia con la Procura Distrettuale, col Tribunale di Crotone, con il Foro, insomma, trovo un ufficio organizzato e cercheremo di dare ancora di più una scossa per questo territorio».
Un territorio, quello Crotonese, difficile. Anche perché, come ha spiegato Guarascio, «non c’è tanta differenza tra criminalità organizzata e criminalità locale». Secondo il nuovo procuratore pitagorico «il territorio calabrese purtroppo vive di momenti di connivenza tra delinquenza comune e delinquenza organizzata che spesso non lasciano nessuna soluzione di continuità». A proposito di priorità, per Guarascio «ce ne sono tante, parliamo di un territorio che subisce una serie di soprusi dal punto di vista ambientale, inquinamento e abusivismo ma soprattutto dalla criminalità organizzata. Cercheremo di fare tutto».
Presente all’insediamento anche l’ex capo della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri, che ha parlato di «una bellissima giornata per Crotone» perché finalmente «si insedia un grande procuratore, una persona perbene, pulita, onesta, molto preparata che conosce il territorio perché per anni ha lavorato come sostituto procuratore distrettuale qui nella provincia di Crotone e quindi era la susseguenza naturale, era il suo posto naturale». Poi un consiglio: «Guarascio deve continuare ad essere se stesso, di camminare sempre con i piedi per terra e soprattutto di ascoltare e di non farsi circondare e di respingere i maggiordomi e i lacchè». (g.curcio@corrierecal.it)
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