COSENZA Esami tecnici irripetibili saranno effettuati sugli smartphone in uso a Rosa Vespa e Omogo Chiediebere Moses, indagati per il tentato rapimento della piccola Sofia Cavoto: portata via dalla coppia dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza e poi ritrovata nel loro appartamento di Castrolibero dalla polizia di Cosenza. Lo ha deciso il sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza Antonio Bruno Tridico.
I tecnici procederanno – il prossimo 6 febbraio – ad estrapolare dati contenuti nei cellulari sottoposti a sequestro nel corso dell’attività di indagine. All’esito dell’udienza di convalida, nei confronti di Rosa Vespa è stata confermata la misura cautelare degli arresti in carcere, mentre suo marito è stato scarcerato: la sua estraneità alla vicenda è stata confermata sia dal pm Antonio Bruno Tridico che dalla gip Claudia Pingitore.
Ieri, gli avvocati della famiglia della piccola Sofia, Chiara Penna e Paolo Pisani, hanno proceduto ad inviare formale diffida al gruppo IGreco – Ospedali riuniti S.r.l. – Clinica Sacro Cuore Cosenza. Per i legali, «l’aspetto al momento evidenziato è quello della omessa custodia e vigilanza dei pazienti ricoverati, con particolare riferimento ai minori neonati, considerato il sequestro di persona subito dalla neonata e il danno cagionato alla degente Valeria Chiappetta nonché al papà e all’intera famiglia Cavoto». Da quanto emerso, non si escludono ulteriori integrazioni di querela in ordine a possibili condotte penalmente rilevanti e riconducibili sempre alla Clinica. (f.b.)
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