CATANZARO Sulla sanità, sul suo governo e sulle modalità concrete con cui si risponde alle domande di salute dei calabresi le ultime ore sembrano essere, per il Presidente e Commissario ad acta Roberto Occhiuto, gravide di notizie positive. Le rassicurazioni ottenute sulla probabile uscita dal commissariamento, con il ritorno della governance sanitaria nell’alveo proprio dell’amministrazione regionale, ed il via libera ai bilanci di due Aziende sanitarie che proprio sulla contabilità avevano rappresentato un caso nazionale appaiono come l’abbrivio di un percorso nuovo.
Il contesto favorevole di queste ore viene anche alimentato da notizie che riguardano alcune scelte concrete, sui social il commissario Occhiuto ha infatti augurato buon lavoro agli infermieri che da qualche settimana sono impegnati in un nuovo progetto della Regione Calabria per dare notizie ai parenti dei pazienti nei pronto soccorsi.
«Il Caring Nurse – scrive Occhiuto – è un servizio nuovo sulla quale la Regione Calabria ha voluto puntare. È un servizio in cui il parente si rivolge direttamente a noi per dare informazioni circa lo stato di salute dei loro congiunti che arrivano nei pronto soccorso e loro possono fare affidamento a noi. Diamo qualsiasi tipo di informazione sulla delega avuta dal paziente e diamo anche dei numeri di telefono ai quali i parenti possono chiamare e continuare la loro vita fuori dall’azienda ospedaliera». «A noi – prosegue Occhiuto – serviva quel punto di raccordo con l’utenza che – troppo spesso – in un’area di emergenza viene a mancar, l’obiettivo è quello di una comunicazione efficace almeno 12 ore al giorno, tenendo i parenti sempre informati sullo stato di salute dei pazienti. In più – prosegue ancora Occhiuto – prenderemo spunto dalle indicazioni che ci fornirà l’utenza con dei questionari di gradimento». «Siamo partiti da poco, conclude Occhiuto – però abbiamo già avuto una risposta molto positiva».
Il “Caring nurse”, è la nuova figura infermieristica, introdotta presso l’ospedale Niguarda di Milano, per affrontare le esigenze emotive e informative dei familiari dei pazienti che spesso devono aspettare per ore senza avere notizie dei loro cari. Il caring nurse, che in Italia ha debuttato per la prima volta nell’ospedale Niguarda di Milano, è affidata a infermieri che possiedono una conoscenza approfondita delle dinamiche del pronto soccorso, dei percorsi interni e dei flussi clinico-assistenziali e che svolgono, dunque, un ruolo decisivo nel fornire sostegno emotivo, informazioni e rassicurazione ai familiari dei pazienti.
Evidenti gli obiettivi, migliorare la comunicazione all’interno di una struttura, quella di emergenza-urgenza, che rappresenta un luogo critico e ridurre complessivamente la tensione nell’ambiente ospedaliero. Il risultato, a regime, è quello invece di consentire al personale sanitario di concentrarsi sull’assistenza ed ai familiari di non sentirsi abbandonati nell’attesa.
Il progetto, già partito nei tre ospedali AB, Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza, nelle prossime settimane sarà esteso a tutti i pronto soccorsi degli ospedali calabresi. Le Caring Nurse hanno delle divise di riconoscimento, sul logo la scritta “Caring Nurse, come posso aiutarti?”. (redazione@corrierecal.it)
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