COSENZA Regge davanti al gup del tribunale di Catanzaro l’impianto accusatorio della Dda nei confronti degli oltre 50 imputati nel processo nato dall’inchiesta “Athena” – celebrato con rito abbreviato – contro la ‘ndrangheta nella Sibaritide. Erano state necessarie tre udienze al pubblico ministero della Dda di Catanzaro Alessandro Riello prima di avanzare le richieste di pena nei confronti degli imputati. Vent’anni per Nicola e Leonardo Abbruzzese, è questa la pena più pesante inflitta dal gup, il massimo possibile visto il rito alternativo. Condannato, invece, a 13 anni e 8 mesi di reclusione Luigi Abbruzzese (cl. ’89), 14 anni e 2 mesi per Domenico Madio (cl. ’81).
L’operazione ha permesso di assestare un duro colpo ad una organizzazione capace di esercitare un potere egemone nel territorio della Sibaritide. La famiglia Abbruzzese di Cassano allo Jonio è stata colpita da un blitz congiunto di polizia e carabinieri. Le accuse mosse a vario titolo dalla Dda di Catanzaro sono di associazione di stampo mafioso, associazione dedita al narcotraffico, estorsioni, minacce. (f.benincasa@corrierecal.it)
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