COSENZA «Il video ha avuto una gestazione abbastanza lunga, non riuscivamo a trovare un’idea che ci convincesse a pieno e che rendesse giustizia al tenore della canzone. Poi Giacomo Triglia mi ha fatto vedere un film di Béla Tarr, “Le armonie di Werckmeister”, e ci siamo ispirati alla rappresentazione vivente del sistema solare per la scena in cui ho coinvolto tutta la mia famiglia, a partire da mia figlia». Lo scrive Dario Brunori sul proprio profilo Facebook, il cantautore cosentino ieri sera è stato tra i protagonisti del Festival di Sanremo. Il suo nome è stato inserito nella top 5 dei brani più votati dalla stampa, al termine della prima serata del Festival della canzone italiana. «Come una sorta di festa di compleanno, Fiammetta viene guidata da me in un gioco in cui lei interpreta il Sole, e al centro della stanza illumina tutti gli altri pianeti, tutti noi. Allo stesso tempo volevamo che il video avesse qualcosa di magico, da qui la corsa di Fiammetta tra i pianeti. E por l’inizio e la tine, con questo “canguro tra passato e presente” in cui appare idealmente una Fiammetta adulta che ritorna sul luogo della festa e ricorda quel momento con nostalgia, lo stesso sguardo malinconico con cui ci guarda mentre noi tutti andiamo via. Ci piaceva l’idea che il video avesse un tenore cinematografico, per questo lo abbiamo girato in pellicola, optando per delle scelte di quasi totale piano sequenza per dare l’idea di un tempo che non fosse collegato esattamente alla musica, ma che raccontasse un mood».
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