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Bonifica di Crotone, Voce: «Il tempo l’ha perso Eni. Si rispetti il progetto approvato»

La replica del sindaco all’ad Paolo Grossi che ha scaricato su Comune, Provincia e Regione la responsabilità dei ritardi nelle attività

Pubblicato il: 18/02/2025 – 12:36
Bonifica di Crotone, Voce: «Il tempo l’ha perso Eni. Si rispetti il progetto approvato»

CROTONE «Comune, Provincia e Regione pretendono che si rispetti il ​​progetto approvato sulla bonifica». Il sindaco di Crotone Vincenzo Voce ha replicato così alle parole dell’amministratore delegato di Eni Rewind Paolo Grossi, che ieri aveva sostenuto che la causa dei ritardi nelle attività della bonifica sono da attribuire a Comune e Provincia di Crotone e Regione Calabria che con i loro ricorsi hanno bloccato l’iter. Per Voce, che ieri sera è stato ascoltato dalla commissione parlamentare di inchiesta sulle ecomafie in questi giorni a Crotone, «Il motivo? Ci stiamo opponendo con tutte le forze nella difesa del nostro territorio. Meno male aggiungerei. Forse erano abituati ad altri interlocutori, magari con il cappello in mano». «L’ho detto chiaramente ai parlamentari: Comune, Provincia e Regione – ha aggiunto – pretendono che si rispetti il ​​progetto approvato. Un progetto che non mi è mai piaciuto che prevede la tombatura dei veleni di Pertusola. Ci stiamo opponendo in tutte le sedi, in ogni Conferenza dei servizi, nelle aule giudiziarie. Il progetto di bonifica Fase 2 è stato un compromesso: messa in sicurezza dei siti industriali (tombatura) e fuori regione i rifiuti delle discariche a mare. Oggi Eni Rewind non vuole fare né uno e ne l’altro Se aggiungiamo poi che Eni non ha presentato un progetto di sviluppo per la città, aggiungendo al danno la beffa, si capisce che non possiamo far altro che opporci». Il sindaco di Crotone ha fatto notare che per la bonifica «resta il problema degli altri rifiuti (Tenorm con amianto), che non possono andare neanche alla discarica Sovreco. Ho riferito alla Commissione che la bonifica crotonese è come la tessitura della tela di Penelope, con l’unica differenza che dopo vent’anni Ulisse è ritornato a casa, mentre noi dopo vent’anni siamo al punto di partenza. Il tempo l’ha perso Eni con gli alberelli magici e le finte bonifiche green, tra inutili sperimentazioni di tecnologie inique. Sono sempre loro ad aver interrato scorie in tutta la città, con l’attività di recupero della scoria del forno cubilot, fatta in maniera non conforme, o inquinato paesi distanti un centinaio di km come Cassano allo Ionio e Cerchiara di Calabria con le pericolose ferriti di zinco Direi – ha concluso Voce – che l’Ad Grossi è il meno titolato a fare la morale a noi dott darglielo: non perdere tempo e porti i rifiuti all’estero».

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