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il dramma

«I prestiti per coprire altri prestiti» favoriscono il sovraindebitamento. Lo sportello di Ugl Cosenza aiuta famiglie e imprese

Le società medio-piccole piegate da «investimenti sbagliati». Molte «sono mal consigliate» per questo «offriamo ascolto e supporto»

Pubblicato il: 21/02/2025 – 11:11
di Fabio Benincasa
«I prestiti per coprire altri prestiti» favoriscono il sovraindebitamento. Lo sportello di Ugl Cosenza aiuta famiglie e imprese

COSENZA Maxi rata finale, stralcio e rottamazione, prestiti per coprire i debiti contratti con finanziarie ed istituti di credito: così, spesso, aumentano i casi di insolvenza. Secondo i dati Istat, in Italia (nel 2023), sono 5,7 i milioni di individui in condizioni di povertà assoluta con il conseguente aumento del 15% dei fenomeni di sovraindebitamento.
Investimenti sbagliati, scelte errate possono compromettere non solo il lavoro o l’attività imprenditoriale ma anche l’equilibrio di intere famiglie. Ecco perché Ugl Cosenza ha deciso di dedicare uno sportello di ascolto e consulenza, in grado di fornire il necessario supporto a chi lo richiede. Guglielmo Nucci, segretario Ugl Cosenza, al Corriere della Calabria, introduce i dettagli dell’iniziativa. «E’ una occasione che diamo e speriamo di avere anche un positivo riscontro perché c’è un pizzico di timore da parte delle aziende, delle famiglie ad accedere al servizio, per molti è difficile palesare una condizione di malessere economico. Noi siamo qui e garantiamo il giusto e doveroso rispetto della privacy a chiunque decida di richiedere il nostro aiuto».

Da Sx Guglielmo Nucci Francesco Rovere

Le cause del sovraindebitamento

Francesco Rovere, segretario nazionale aggiunto dell’UGL Credito, ai nostri microfoni, scatta una drammatica fotografia di uno spaccato segnato dal peso dei debiti e dalla pressione dei creditori. «Il nostro sportello funziona in termini di ascolto delle persone sovraindebitate che giungono da noi per svariati motivi: imprenditori in crisi, famiglie piegate da un investimento sbagliato, vittime di dipendenza, nuclei familiari minati dalla perdita dell’unica fonte di reddito, e più in generale si tratta di persone che non hanno la forza di condividere i loro problemi senza avere punti di riferimento qualificati – come figure professioniste – in grado di fornire un aiuto concreto». Ed allora entra in gioco Ugl affiancato da «un professionista qualificato, un docente universitario che insegna la materia da sovrendebitamento, con il quale capire come possiamo dare supporto», dice Rovere. Che aggiunge: «Ci siamo accorti, dall’attività di ascolto, che – ad esempio – la rottamazione delle cartelle non rappresenta lo strumento migliore e più efficace a risolvere in maniera definitiva il problema». Cosa fate in questo caso? «In una prima fase totalmente gratuita, non facciamo altro che ascoltare insieme ad un consulente i racconti degli utenti e valutiamo nel dettaglio le difficoltà palesate per capire se ci siano o meno i presupposti per accedere al nostro supporto e quindi ad un percorso che possa portare ad una soluzione efficace e risolutiva».
In provincia di Cosenza «ad essere in difficoltà sono le ditte individuali, medio-piccole che, soprattutto dopo la crisi pandemica, hanno difficoltà nell’accesso al credito e si sono trovate nel dover affrontare un problema al quale non sanno dare soluzione».

Le famiglie in ginocchio

La crisi da sovraindebitamento non colpisce solo le società. «Assolutamente no, le famiglie spesso sono mal consigliate dagli istituti di credito e da quelli finanziari e magari decidono di accedere ad un prestito per risolvere altri prestiti e senza rendersene conto accumulano debiti». Come un cane che si morde la coda, la speranza di chiudere diverse partite aperte con un’unica e maxi soluzione diventa la panacea di tutti i mali. Ma alla lunga, il peso economico di quella rata rischia di compromettere il saldo dell’intero debito riportando l’utente al punto di partenza. «Vogliamo aiutare le imprese in difficoltà a non chiudere, ma a reinserirsi nel tessuto economico e produttivo di Cosenza. Questo è il nostro obiettivo» (f.benincasa@corrierecal.it)

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