Taglio e furto di legname nel Vibonese, cadute le accuse per 6 indagati – NOMI

VIBO VALENTIA Sei imputati sono stati assolti dal giudice del Tribunale monocratico di Vibo Valentia dall’accusa, in concorso, di furto aggravato di legna e danneggiamento aggravato, al termine della fase istruttoria e dopo l’escussione di sette testimoni oltre all’intervento di un consulente della difesa.

I controlli dei Carabinieri

Si tratta, in particolare, di una indagine partita da un’operazione condotta dai militari della Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno, guidati dal tenente Marco Di Caprio, con il supporto del Gruppo Carabinieri Forestali di Vibo Valentia. Nel corso dei controlli sul taglio abusivo di lotti boschivi nel comune di Fabrizia, i sei erano stati denunciati per aver abbattuto alberi in un’area sottoposta a vincolo perché sorpresi in flagranza di reato mentre tagliavano alberi di faggio utilizzando mezzi agricoli e motoseghe. Nonostante avessero esibito autorizzazioni per il taglio di alcune aree boschive, le forze dell’ordine avevano accertato che gli alberi abbattuti non erano stati preventivamente segnati e non rientravano nei lotti autorizzati. Il pm ritenendo che non sussistessero elementi per procedere, dopo l’attività istruttoria con le testimonianze di sette soggetti e di un consulente della difesa, l’avvocato Pino Aloi, e ha chiesto il non luogo a procedere per mancanza di querela e, in via subordinata, l’assoluzione degli imputati.

I nomi

Si tratta di: Cosimo Montagnese (41 anni), Giuseppe Montagnese (39 anni), Antonio Nesci (43 anni), Nicola Ienco (42 anni), Fernando Demasi (53 anni) e Luciano Daniele (41 anni), tutti residenti a Fabrizia, erano difesi dall’avvocato Giuseppe Aloi che è riuscito a dimostrare la totale innocenza dei suoi assistiti, portando il pubblico ministero a chiedere il non luogo a procedere per mancanza di querela e, in subordine, l’assoluzione. (Gi.Cu.)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato