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l’intervista

Asp Cosenza, Graziano: «Sulle patologie oncologiche e sulla prevenzione abbiamo invertito il trend»

Il Dg: «La convenzione con Komen ha permesso in meno di un anno di realizzare 2.700 mammografie»

Pubblicato il: 01/03/2025 – 8:20
Asp Cosenza, Graziano: «Sulle patologie oncologiche e sulla prevenzione abbiamo invertito il trend»

COSENZA Il 48% delle donne non aderisce ai programmi di screening organizzati, molto spesso a causa di difficoltà economiche, culturali o sociali. La copertura dello screening mammografico cristallizza il solito divario tra regioni del nord e del sud, con una copertura totale dell’83% nella parte settentrionale d’Italia, 78% al centro e solo del 61% nelle regioni meridionali. Il Friuli-Venezia Giulia (89%) è la regione che registra un’adesione maggiore, la Calabria (45%) la minore. Numeri drammatici, considerato che la prevenzione resta – ad oggi – l’arma più efficace per combattere l’insorgere di tumori. A Cosenza, l’Azienda sanitaria provinciale ha adottato, da mesi, una strategia per migliorare la comunicazione rivolta ai cittadini, un piano di sensibilizzazione rivolto a tutte le donne, raggiungendo risultati incoraggianti. Come racconta, al Corriere della Calabria, dal Dg dell’Asp di Cosenza Antonio Graziano.

Screening a tappeto

«Sulle patologie oncologiche e sulla prevenzione abbiamo invertito il trend e fino a poco tempo fa eravamo fanalino di coda in tutte le statistiche, negli studi fatti da Agenas», sostiene Graziano. Che aggiunge: «Da due anni abbiamo avvertito il trend e i primi risultati si vedranno nel 2025-2026». Il direttore generale ritiene la «prevenzione» l’arma migliore per contrastare «le patologie oncologiche».

Qualche numero

Il new deal impresso dal management dell’Asp bruzia ha portato ad un miglioramento delle perfomance, come conferma Graziano. «Nel campo della prevenzione delle patologie oncologiche della mammella abbiamo iniziato un’attività di screening poderosa. Nei giorni scorsi sul territorio dell’Esaro-Pollino abbiamo avuto il 90% di adesioni in alcune comunità. Prima la percentuale era dell’1-2%». Il lavoro si concentra anche sulla diagnostica radiologica. La convenzione con Komen Italia ha permesso in meno di un anno di realizzare 2.700 mammografie. La stessa cosa stiamo cercando di fare per le patologie del colon retto, anche lì siamo riusciti a coinvolgere i medici di medicina generale i quali hanno la responsabilità dell’adesione dei pazienti, delle categorie ovviamente che sono oggetto di attenzione». Ed ancora, analoga iniziativa, è stata fatta in relazione al «papilloma virus». (f.b.)

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