Catanzaro, preoccupa lo stato di alcune opere
Il Presidente della Corte dei Conti, Guzzi ha tracciato un quadro preoccupante per lo stato in cui si trovano alcune opere pubbliche a Catanzaro. Lo ha reso noto, in occasione dell’annuale cerimonia…

Il Presidente della Corte dei Conti, Guzzi ha tracciato un quadro preoccupante per lo stato in cui si trovano alcune opere pubbliche a Catanzaro. Lo ha reso noto, in occasione dell’annuale cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
Dalle relazioni del Presidente Guzzi e del Procuratore capo, Palma, ne è venuto fuori un quadro preoccupante per talune opere realizzate a Catanzaro.
Ancheche il riferimento alla “violazione di regole” nella gestione di di talune risorse, per quanto attiene la “sana gestione” delle stesse.
Il Procuratore della Repubblica, Palma ha messo anche in evidenza talune vicende riconducibili alla violazione della normativa antimafia a cominciare dalle “certificazioni di inidoneita’”, per concludere con l’accertamento di “alta specializzazione”. Per gli organi preposti, non si sarebbe esercitato il dovuto controllo; violando, in tal modo, la normativa antimafia.
Ciò – secondo la Procura della Corte dei Conti – confermerebbe la violazione della “buona amministrazione” delle risorse pubbliche.
Il Procuratore Palma ha messo in evidenza il numero di certificati di idoneità rilasciati, per alcuni settori. Ed ha aggiunto che la gestione sanitaria, in alcuni ospedali della Calabria, è in “affanno”.
Altro motivo sollevato dalla Procura ha interessato il “Ponte Morandi” di Catanzaro che, a tutt’oggi, non risulta essere collaudato, anche dopo i lavori disposti dall’Anas e nonostante che la Guardia di Finanza – già nel 2021 – avesse arrestato alcune persone e sottoposto a sequestro il ponte perché fossero eseguiti rilievi circa il presunto utilizzo di “materiale scadente” in occasione di lavori fatti.
Il Procuratore ha inoltre reso noto che il “Ponte Bisantis”, a tutt’oggi, non risulta collaudato a seguito dei lavori disposti dall’Anas. E nonostante che la Guardia di Finanza, nell’anno 2022, avesse arrestato alcune persone e sequestrato l’opera per fare eseguire rilievi circa il presunto utilizzo di materiale scadente in occasione dei lavori fatti.