Tre donne con tre storie apparentemente lontane nello spazio e nel tempo, ma legate da un fil rouge indissolubile. Sono le protagoniste di Missitalia (La nave di Teseo), il romanzo di Claudia Durastanti. «Sono tre donne sole, per parafasare Pavese, ma luminosamente sole».
A rappresentare un elemento importante e che incide fortemente nella vita della scrittrice c’è anche il lavoro come traduttrice: «La traduzione è diventato un elemento costruttivo fondamentale per la mia scrittura e i miei romanzi», ci racconta l’autrice dell’opera che ha conquistato un posto tra le dieci proposte al Premio Letterario “Mario La Cava”.
“Missitalia” è un romanzo ambientato in tre epoche diverse e lontane tra loro dove le donne sono le vere protagoniste. Cosa hanno in comune e cosa di diverso le storie e le donne di questo romanzo?
Le donne di Missitalia – Amalia Spada, Ada Barbara e A –, possono essere lette come diverse iterazioni a partire da una stessa matrice. È un modo per studiare in che modo la geografia, l’epoca storica e il progresso possono trasformare la vita di una donna e di approfondire che legami esistono tra figure femminili che non hanno legami di sangue e di discendenza, dal 1864 al 2056. Nessuna è antenata o erede dell’altra, ma hanno in comune un percorso di autonomia, che è cosa ben diversa dalla solitudine o dalla semplice emancipazione. Si inventano regole per vivere che spesso contraddicono quelle suggerite dall’ambiente circostante. Sono tre donne sole, per parafasare Pavese, ma luminosamente sole.
Perché la scelta di questo titolo e di questa copertina?
La mia scrittura è sempre stata scavata dalla mancanza. Essendo bilingue, ho iniziato a notare l’influenza di questo senso del mancare nelle storie dei miei personaggi e anche nella storia della mia vita, raccontata nella Straniera del 2019. Con Missitalia aggiungo un altro tassello: miss è il modo in cui in inglese si definisce una ragazza che non ha ancora attraversato la soglia di alcuni riti di passaggio tradizionali (il matrimonio, innanzitutto). E mi sono accorta che per me l’età della giovinezza è stata soprattutto la giovinezza, quando ho iniziato a sentire uno struggimento atroce per tutte le direzioni che avrei potuto prendere contemporaneamente, mentre diventavo qualcuno, e che non ho preso. È il motivo per cui le protagoniste della prima parte del romanzo e del secondo sono ancora ragazze, e si interrogano su cosa può diventare la comunità, la città e la civiltà a cui appartengono. Il blu che fa da contesto alla Luna, essendo un romanzo di progressivo avvicinamento alla vita interstellare, mi è sembrato da subito la scelta più giusta.
Quanto c’è di lei e della sua vita nelle sue opere, e quanto influisce il suo lavoro di traduttrice quando scrive?
La traduzione è diventato un elemento costruttivo fondamentale per la mia scrittura e i miei romanzi. Lo dimostra Missitalia, che è appunto un titolo da traduttrice, da persona che si muove tra lingue (oltretutto è una parola composta che prova a inventare un sentimento, mutuando alcune soluzioni dalla lingua tedesca). I romanzi sono il vero lavoro autobiografico per me, perché rivelano più profondamente la formazione di un gusto, un motivo inconscio dietro la scelta delle metafore e delle parole, un ritornare su certi elementi narrativi… per me la vera vita di una persona non sta nei fatti che le sono capitati, ma nella sua immaginazione.
La sua opera è tra le dieci proposte al Premio Letterario “Mario La Cava”, dedicato a uno scrittore che ha saputo raccontare la Calabria e il Sud come pochi. Ne è contenta?
Moltissimo. Per scrivere questo romanzo ho ragionato a lungo sul Meridione come personaggio, sulle infinite distorsioni e cristallizzazioni del Sud che viene appiattito nei problemi e valorizzato, nei casi in cui ci siano modelli virtuosi, come una solitaria e anomala eccezione. Per me è importante mantenere un dialogo con scrittori come La Cava che hanno sentito acutamente questo tema nella proprio poetica, anche alla luce di come ha raccontato personaggi femminili e subalterni.
Claudia Durastanti (Brooklyn, 1984) è scrittrice e traduttrice dall’inglese. Il suo romanzo d’esordio Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra (2010, nuova edizione La nave di Teseo 2020) ha vinto il premio Mondello Giovani. Ha pubblicato A Chloe, per le ragioni sbagliate (2013), Cleopatra va in prigione (2016) e La straniera (La nave di Teseo 2019), finalista al premio Strega, tradotto in più di 25 paesi e tra i migliori libri del 2022 per il “New Yorker”.
Ha una rubrica di musica su “Internazionale”.
Cura i libri della Tartaruga.
Giunto alla sua ottava edizione, il Premio letterario “Mario La Cava” ha visto negli anni precedenti il trionfo di scrittrici e scrittori come Claudio Magris, Maria Pia Ammirati, Nadia Terranova, Donatella di Pietrantonio, Alessandro Zaccuri Gian Marco Griffi, Maria Grazia Calandrone.
Ogni anno viene assegnato a illustri personaggi del mondo letterario il Premio Speciale “La Melagrana” (negli anni precedenti Raffaele Nigro, Raffaele La Capria, Walter Pedullà, Piero Bevilacqua, Luigi Maria Lombardi Satriani, Massimo Onofri, Salvatore Silvano Nigro).
Nel corso della prossima edizione, così come negli anni precedenti, sarà poi assegnato il Premio dei lettori del Caffè, scelto tra i libri in gara da una giuria composta da appassionati lettori.
Le opere proposte da una commissione composta da critici e scrittori tra quelle pubblicate in Italia nel 2024, saranno valutate da una giuria composta da Andrea Carraro, scrittore, Arnaldo Colasanti, critico e scrittore, Alessandro Moscè, critico e poeta, Caterina Verbaro, docente di letteratura all’Università LUMSA di Roma, e Pasquale Blefari, assessore alla Cultura del Comune di Bovalino, che selezionerà la terna finalista. L’opera vincitrice, a cura della stessa giuria, sarà designata durante la cerimonia di premiazione che si terrà a Bovalino ad aprile 2025.
• Nostra signora da Messina – Eliana Camaioni – Algra Editore – Proposto da Paola Radici Colace
• Sparring partner – Andrea Caterini – Editoriale Scientifica – Proposto da Domenico Calcaterra
• Missitalia – Claudia Durastanti – La nave di Teseo – Proposto da Margherita Ganeri
• Il figlio di Forrest Gump – Angelo Ferracuti – Mondadori – Proposto da Marino Magliani
• Il fuoco che ti porti dentro – Antonio Franchini – Marsilio – Proposto da Maria Grazia Calandrone
• Certe sere Pablo – Gabriele Pedullà – Einaudi – Proposto da Salvatore Silvano Nigro
• La ragazza eterna – Andrea Piva – Bompiani – Proposto da Stefano Ercolino
• Troncamacchioni – Alberto Prunetti – Feltrinelli – Proposto da Marco Gatto
• Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia – Michele Ruol – Terrarossa – Proposto da Dario Ferrari
• I giorni di vetro – Nicoletta Verna – Einaudi – Proposto da Sandro Abruzzese
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