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la sentenza

Accoltellò e bruciò Fabiana Luzzi, il responsabile e i suoi genitori condannati a pagare 1,3 milioni

La pena inflitta dal Tribunale di Castrovillari al responsabile del femminicidio consumato a Corigliano nel 2013

Pubblicato il: 05/03/2025 – 6:50
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Accoltellò e bruciò Fabiana Luzzi, il responsabile e i suoi genitori condannati a pagare 1,3 milioni

COSENZA Sono trascorsi quasi 12 anni dall’omicidio di Fabiana Luzzi, la sedicenne accoltellata 24 volte e bruciata viva dal fidanzato Davide Morrone, a Corigliano Rossano. Era il 24 maggio del 2013. Il responsabile, all’epoca dei fatti aveva 16 anni e dunque era minorenne, è stato condannato in appello, con sentenza passata poi in giudicato, a 18 anni di reclusione, 4 in meno rispetto al primo grado, per il riconoscimento della seminfermità mentale. «Ci manca ogni giorno sedersi a tavola con lei, ci mancano i suoi sorrisi ed i suoi abbracci, ci manca la quotidianità», avevano avuto modo di dichiarare i genitori della giovane vittima, il 24 maggio 2024: giorno dell’anniversario della morte. A distanza di molti anni da quel macabro femminicidio, l’iter giudiziario si completa con un maxi «risarcimento milionario per la famiglia della vittima, da parte dei genitori dell’omicida». A darne notizia è il Corriere della Sera.

La vicenda

I familiari della giovane (rappresentati dagli avvocati Gisberto Spadafora e Ferdinando Palumbo) non si erano costituiti parte civile nel processo penale, «perché la normativa non lo prevede quando l’imputato è un minore» ed erano stati costretti a ripiegare su una causa civile per richiedere i danni. Il Tribunale di Castrovillari – scrive il CorSera – «nei giorni scorsi ha pubblicato la sentenza di primo grado che ha condannato l’assassino di Fabiana, come diretto responsabile, e i suoi genitori», in solido, per «culpa in vigilando» e «culpa in educando»I genitori di Morrone sono ritenuti responsabili per non aver vigilato sul figlio. La condanna inflitta prevede il pagamento di circa 1 milione e 300mila euro di danni alla famiglia Luzzi. (redazione@corrierecal.it)

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