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IL VERBALE

‘Ndrangheta, i racconti di Beretta: i Manno-Maiolo, Flachi e la boxe con Terlizzi. «C’era una bella amicizia»

L’ex capo ultrà dell’Inter, ai pm di Milano: «Tra Manno e Bellocco c’era un bel rapporto, dicevano di essere della stessa regione»

Pubblicato il: 07/03/2025 – 18:33
di Giorgio Curcio
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‘Ndrangheta, i racconti di Beretta: i Manno-Maiolo, Flachi e la boxe con Terlizzi. «C’era una bella amicizia»

MILANO «Con questo soggetto c’è un rapporto di conoscenza, siamo dello stesso paese. Ci sono state delle discussioni perché il figlio aveva fatto dei casini con degli orologi suoi, l’avevo portato da uno che li acquistasse pensando fossero suoi e invece erano del padre». Un nuovo verbale del pentito Andrea Beretta, ex capo ultrà della Nord dell’Inter torna a scuotere gli equilibri criminali dell’hinterland milanese, legato al mondo del tifo organizzato, ma non solo. Andrea Beretta, reoconfesso dell’omicidio di Antonio Bellocco, rampollo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta, è a processo insieme agli altri elementi delle curve di Inter e Milan, le cui prime udienze, sia abbreviato che ordinario, sono partite nei giorni scorsi. 

La ‘ndrangheta di Pioltello

Intanto Beretta da qualche mese collabora con la giustizia e, in centinaia di pagine di verbali, sta offrendo agli inquirenti uno spaccato molto ampio dei rapporti tra ultrà e criminalità organizzata. Davanti ai pm della Distrettuale antimafia di Milano, lo scorso 18 febbraio, Beretta riconosce la foto di Franco Manno che, dice, «fa parte della locale di Pioltello, della ‘ndrangheta di Pioltello». «Lo so perché frequentando Pioltello, sapevo le dinamiche, quando succede qualche bordello, magari qualche scazzottata, subito dicono “guarda che io appartengo a quelli”, di qua, di là, perché si presentano questi, insomma le solite tarantelle…». Beretta spiega di non aver avuto rapporti diretti con loro, ma Antonio Bellocco «sicuramente sì» perché «Roberto Manno lavorava da quello lì di CasaPound». E poi, secondo l’ex capo ultrà «dicevano che erano della stessa regione». Beretta riconosce, poi, un altro soggetto legato «ai Maiolo di Pioltello, mi sembra che suo padre è fratello con quelli di Pioltello. Con loro non ho mai avuto rapporti, sono loro che si sono rivolti a me una volta, perché era successo un problema, una scazzottata con degli albanesi, m’hanno chiesto se gli davo una mano e sono andato». Il riferimento è ad Antonio Maiolo, soggetto già condannato lo scorso anno al termine del processo d’appello “Caino” che ha riconosciuto Pioltello quale feudo della cosca Manno-Maiolo. «Fa questa roba qua dei trasporti», ha raccontato Beretta, «lo conosco perfettamente perché ci frequentiamo proprio di brutto perché viene alla palestra Testudo».

Davidino Flachi e Terlizzi

Scorrendo le foto sottoposte dai pm, il collaboratore di giustizia Beretta riconosce quella di Davide Flachi. «Questo è Davidino, ci siamo conosciuti alla palestra Doria di pugilato, Boxing Club, lui ha fatto anche qualche incontro da dilettante, ci ha presentati Franco Terlizzi. Veniva al locale quando io e Franco facevamo sicurezza all’Hollywood, abbiamo fatto qualche partita di calcio insieme, abbiamo giocato insieme, c’era una bella amicizia». Il riferimento dell’ex capo ultrà dell’Inter è al figlio del boss defunto boss della Comasina, Pepè Flachi. Davide Flachi ad aprile del 2023 era stato condannato a vent’anni di reclusione nel processo che vedeva coinvolto proprio Franco Terlizzi, ex puglie e concorrente dell’Isola dei Famosi, condannato a 3 anni e mezzo. «Franco Terlizzi, che è quello che m’ha portato a lavorare all’Hollywood, aveva dei rapporti più stretti, tant’è vero che poi hanno preso una carrozzeria insieme e Franco ha passato anche dei problemi». E ancora: «Loro hanno avuto bisogno di rivolgersi a me, a volte, e siamo andati io e Franco a dagli manforte su delle problematiche che avevano avuto loro, in zona da loro, a livello di scazzottate, di cose». (g.curcio@corrierecal.it)

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