LAMEZIA TERME «Siamo in una fase di profondissimo cambiamento, e dentro questa fase il Pd calabrese celebrerà i congressi con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale prevista, che era il 2026: questa deve essere una grandissima occasione di approfondimento per rafforzare il profilo strategico e la proposta programmatica del Pd per costruire l’alternativa al centrodestra in Calabria». Lo ha detto il consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti, che oggi a Lamezia Terme ha promosso un incontro pubblico e “aperto” sui principali temi dell’agenda politica.
«Il governo regionale di centrodestra – ha aggiunto Mammoliti – ormai governa da sei anni consecutivi e negli ultimi 15 anni ha governato per oltre 10 anni. Ha avuto ed ha a disposizione una quantità di risorse e di strumenti come mai ci sono stati nella storia del meridionalismo italiano. Ma queste risorse sono state utilizzate a volte in ritardo, a volte in maniera settoriale, a volte senza una visione strategica, senza comunque produrre alcun miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei calabresi. Non lo dico io ma lo dicono tutti i maggiori istituti statistici, da Eurostat alla Banca d’Italia, l’Istat e lo Svimez. Noi abbiamo il livello di occupazione più basso dell’intero paese, c’è qualche lieve miglioramento ma solo perché diminuisce la forza lavoro dai 15 ai 64 anni perché i nostri giovani stanno andando via, abbiamo la disoccupazione più alta del Paese. Quanto alla sanità – ha rimarcato il consigliere regionale del Pd – dopo tre anni di potere assoluto del commissario – ricordiamo che a differenza del passato oggi il commissario coincide con la figura del presidente della Regione ma ora si accorgono che c’è bisogno di un ulteriore commissariamento della rete ospedaliera. Mi sembra che ci sia un fallimento evidente».
Al centro dell’attenzione anche la situazione politica a Lamezia Terme, con la candidatura unitaria di Doris Lo Moro quale sindaco per il centrosinistra, una candidatura che Mammoliti ha “sposato” fin da subito, anche prima che il Pd ufficializzasse il sostegno alla stessa Lo Moro. «Lamezia Terme – ha rilevato Mammoliti – è una realtà strategica nello scenario regionale. Si è lavorato con assiduità, con grande attenzione perché ci sono delle posizioni molto articolate non solo nel Pd ma complessivamente anche nello schieramento di centrosinistra – e questo comunque non è mai un male – ma il fatto di aver aver realizzato questa grande e ampia convergenza che va al di là del centrosinistra tradizionale, comprendendo anche delle forze politiche che alla Regione governano con il centrodestra, è un elemento di grande positività. L’essere poi riusciti a convergere su una figura autorevolissima e di esperienza come Doris Lo Moro è un elemento di ulteriore forza che ci metterà nelle condizioni di poter battere la destra e aiutare il percorso di costruzione dell’alternativa in Calabria». Quanto al commissariamento del Pd lametino, Mammoliti ha osservato: «I commissariamenti non mi sono mai piaciuti, sono lontani dalla mia concezione culturale e politica e quindi non ho condiviso il commissariamento del Pd lametino, non è una novità la mia posizione, che ho anche riferito al segretario regionale l’ho ribadito. Però oggi – ha concluso il consigliere regionale del Pd – siamo in uno stadio molto più avanzato: quindi guardiamo avanti senza retropensieri perché è importante vincere a Lamezia per costruire l’alternativa in Calabria a Occhiuto e al centrodestra». (c. a.)
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