«Raccontiamo una Calabria diversa e resistente alla ‘ndrangheta». Il trekking di Libera a Pizzo – FOTO
Grande partecipazione al cammino organizzato in vista del 21 marzo insieme a Kalabria Trekking con il patrocinio del Comune

PIZZO Raccontare la storia di una Calabria resistente alla ‘ndrangheta immersi nelle meraviglie naturalistiche del territorio. Si è svolta ieri l’iniziativa “100 passi verso il 21 marzo…in cammino per la Memoria”, organizzata da Libera Vibo Valentia in collaborazione con Kalabria Trekking e il patrocinio del Comune di Pizzo. Circa 70 persone sono partite dalla stazione dei Carabinieri per poi inoltrarsi nel sentiero naturalistico che conduce alla croce di Pandoffa. Un cammino simbolico «per acquisire la giusta consapevolezza di impegnarci nel ricordo delle vittime innocenti delle mafia, ma anche per conoscere quelle storie poco conosciute e poco valorizzate, alcune dimenticate, attraverso le quali possiamo raccontare anche una Calabria diversa» ha detto Giuseppe Borrello, referente regionale di Libera Calabria.
Le “tappe” della Memoria
Un’occasione per proporre «un racconto e una narrazione diversa che possa andare oltre gli stereotipi. Attraverso queste storie – continua Borrello – conosciamo una Calabria che ha resistito, che non ha avuto paura e che non è rassegnata. Raccontiamo che non solo un’altra Calabria è possibile, ma che è sempre esistita». Diverse le testimonianze proposte durante il percorso, tra cui quelle di Matteo Luzza, fratello di Pino Russo, ucciso dalla ‘ndrangheta, e dei docenti dell’Unical Damiano Silipo e Giancarlo Costabile, quest’ultimo professore di Pedagogia dell’Antimafia. «Sono storie – ha detto Matteo Luzza – che non possono restare solo nostre. Le dobbiamo consegnare e restituire alle persone, perché ci raccontano i territori e quello che le mafie hanno fatto». L’iniziativa è stata organizzata in vista del 21 marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie che quest’anno si terrà a Trapani. «Ricorderemo tutti, ma ogni giorno con questo percorso costruiamo la comunità che poi si stringe e ricorda le vittime innocenti».
Tra i partecipanti il sindaco di Pizzo
Anche Sergio Pititto, sindaco di Pizzo, oltre a patrocinare l’iniziativa, ha percorso una parte di sentiero. «Quello di oggi è un cammino di speranza, un impegno solidale con Libera e Kalabria Trekking con cui inizia un percorso di coscienza dei ragazzi». «Nel camminare e nello stare insieme – continua – c’è stata una riflessione profonda, un impegno forte della comunità che ha già dato dimostrazione di quanto è sensibile a queste iniziative». Un cammino per ricordare le vittime innocenti di ‘ndrangheta, ma anche per riscoprire le bellezze paesaggistiche di Pizzo. «Vedere la città da queste latitudini la rende ancora più bella, questo è un sentiero straordinario del nostro territorio». (ma.ru.)
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