Lamezia, assolti da tutte le accuse: restituiti i beni alla famiglia Rutigliano
Decisione del Tribunale lametino anche per effetto della sentenza emessa nei confronti dei quattro indagati
LAMEZIA TERME I giudici del Tribunale di Lamezia Terme – sezione penale collegiale Angelina Silvestri presidente – hanno annullato il provvedimento e revocato il sequestro preventivo dei beni della famiglia Rutigliano, in accoglimento delle istanze difensive interposte da Lina Catanzaro e Domenico Rutigliano (difesi dall’avvocato Antonio Larussa), Michele Rutigliano (difeso dagli avvocati Francesco Gambardella e Gianluca Careri) e Gioacchino Rutigliano (difeso dagli avvocati Antonio Larussa e Sergio Rotundo).
Si tratta peraltro di un sequestro venuto meno anche per effetto della sentenza che, nel pronunciare il proscioglimento degli imputati per quattro capi d’imputazione, ha disposto proprio la revoca del sequestro di tutti i beni degli imputati con la restituzione agli aventi diritto.
Il provvedimento
A giugno 2018, a seguito di una denuncia per bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata, nonché per emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta ed infedele e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, il gip di Lamezia Terme aveva emesso provvedimento di sequestro ai fini della confisca delle somme costituenti il profitto dei reati ipotizzati nei confronti della famiglia Rutigliano, per l’importo complessivo di 3.603.707,33 euro, nonché tutte le attività di impresa, oltre a svariati beni mobili ed immobili, riconducibili agli indagati, alla guida di un’azienda di riferimento nel settore delle energie rinnovabili e della carpenteria metallica. (Gi.Cu.)
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