Le fatiche di Giobbe

La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’assoluzione decretata nei primi due gradi di giudizio per Sandro Principe e altri ex amministratori rendesi. Chiariamo subito che non è il preludio a una condanna. Gli ermellini hanno di fatto affermato che la sentenza della corte di appello non fosse sufficientemente motivata. Per Principe aumentano le fatiche che sembrano quelle vissute da Giobbe, uno dei personaggi più drammatici del vecchio testamento. L’attentato a cui miracolosamente scampò vent’anni fa, l’arresto, la perdita dell’amata figlia. Contrappesi del destino troppo crudeli. La sentenza di primo grado, scritta dai magistrati Corcia e Vigna, fu ineccepibile. A conferma che la magistratura giudicante rimane un presidio di garanzia. La storia di Sandro sembra richiamare quella del suo antico rivale e poi amico Giacomo Mancini. Il grande leone socialista fu oggetto di una richiesta di arresto per associazione mafiosa il 93. Proprio mentre riuscì a diventare sindaco di Cosenza. Senza entrare nel merito di ciò che farà Principe a Rende forse è il caso che gli Dei cessino l’ostilità che ha pervaso la sua vita. Giobbe viene privato di tutto da Dio che permette al Diavolo la sua azione, sicuro che egli rimarrà comunque fedele, come effettivamente accadrà. L’augurio per Sandro, che è ancora una risorsa importante, è che la sua resilienza lo porti ad accettare. Rivedendo presto la luce.