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In Consiglio regionale il passato, il presente e il futuro della sanità calabrese

Oggi il dibattito con l’informativa del presidente Occhiuto e le prevedibili critiche dell’opposizione. Sullo sfondo la fine del commissariamento

Pubblicato il: 08/04/2025 – 8:35
In Consiglio regionale il passato, il presente e il futuro della sanità calabrese

LAMEZIA TERME Di acqua sotto i ponti ne è passata un po’, da quando il presidente della Regione Roberto Occhiuto ha chiesto in Consiglio regionale all’opposizione di non discutere di alcune interrogazioni settoriali dicendosi disponibile a un successivo dibattito più complessivo sulla sanità calabrese. Di acqua sotto i ponti ne è passata nel senso che nel frattempo sono maturate alcune novità che sicuramente renderanno l’appuntamento del Consiglio regionale di oggi – la seduta è stata convocata con la sanità unico punto ordine del giorno – particolarmente atteso e significativo: le novità sono la nomina dello stesso Occhiuto, già commissario per la sanità calabrese, anche quale commissario per l’emergenza ospedaliera, e inoltre la rettifica da parte del ministero della Salute del dato delle vaccinazioni che ha consentito alla sanità calabrese di risultare “adempiente” – su due dei tre parametri sui quali si misurano i Lea, i livelli essenziali di assistenza, quella griglia che finora a qualche settimana fa relegava la Calabria tra le regioni peggiori d’Italia ma che ora consegna un quadro più rincuorante anche in vista della possibile uscita dopo 15 anni dal (fallimentare) commissariamento in un futuro più o meno prossimo, per come annunciato (e non solo auspicato) dallo stesso Occhiuto alcune settimane fa dicendo di aver avuto rassicurazioni dal governo.

Lo “stato dell’arte”

Quest’ultimo sarà il tema che farà al tempo stesso da cornice e da sfondo all’odierna seduta del Consiglio regionale, che sicuramente servirà per fotografare lo “stato di salute” della sanità calabrese. Luci, finalmente diverse rispetto al passato, e anche scelte nel segno della discontinuità e del merito – Occhiuto non si è fatto alcun problema nel nominare anche manager di spicco con esperienze gestionali con il centrosinistra in altre regioni – e nel segno della qualità – i “luminari” rientrati in  Calabria, tra cui Franca Melfi – ma ovviamente ancora diverse criticità, che l’opposizione di centrosinistra non mancherà – prevedibilmente – di evidenziare nel corso di questa seduta sollecitata soprattutto dal gruppo del Pd, in particolare all’indomani della tragedia della morte a San Giovanni in Fiore di Serafino Congi, un episodio che ha riproposto il tema delle annose problematiche dell’emergenza urgenza (sulle quali la struttura commissariale sta intervenendo soprattutto in termini di dotazione di mezzi e di personale). Per non parlare dell’endemica carenza di personale nelle corsie degli ospedali calabresi, con i continuo appelli di Occhiuto al governo nel senso di una attenzione diversa a realtà di frontiere come la Calabria e la costante pubblicazione di bandi per nuove assunzioni lanciati dalla Regione Calabria i cui effetti però sono destinati a dispiegarsi solo nei prossimi anni mentre per ovviare all’emergenza, che è strutturale, prosegue il reclutamento da parte di Occhiuto dei medici cubani (di recente è stato approvato il rinnovo dell’accordo con la “Comercializadora”, che metterà a disposizione complessivamente circa 500 operatori caraibici da qui al 2027). E poi, le continue denunce da parte dell’opposizione sulla lunghezza dei tempi d’attesa e sulla conseguente mobilità passiva che, per come emerso anche da un decreto commissariale sul riparto del Fsn alle Asp, nel 2024 è ancora attestata a oltre 300 milioni.

occhiuto-miserendino

I temi sul tavolo

Ma non solo lati negativi, nella “fotografia” attuale della sanità calabrese. Che sicuramente registra un sostanziale passo in avanti sul piano della contabilità, oggi francamente non più “orale” e “omerica” com’è stata negli ultimi anni nella narrazione collettiva: grazie anche a qualche “pressione” – per non dire “forzatura” –  normativa, Occhiuto ha praticamente chiuso – “normalizzandola” – questa partita con l’approvazione anche dei bilanci “fantasma” delle Asp di Reggio Calabria e di Cosenza oltre che della Gsa e i “consolidati” dell’intero perimetro sanitario (autentici “buchi neri” fino a poco fa), oltre all’azione permanente messa in campo, anche con il supporto della Guardia di Finanza, per l’accertamento dei debito sanitario. Non che i disavanzi aziendali finiranno di punto in bianco, ma almeno sembra essersi finalmente affermata anche in Calabria la “best practice” di mettere i bilanci “nero su bianco”. Come miglioramenti si riscontrano anche sulla “cultura del dato”, nel senso che sul piano dei flussi di comunicazione e informazione la Calabria oggi sta facendo passi avanti, grazie anche al lavoro di Gandolfo Miserendino, commissario di Azienda Zero, ingaggiato soprattutto per la sua competenza su questo segmento della governance sanitaria. Proprio Azienda Zero comunque sarà un altro dei temi caldi della seduta di oggi, visto che per l’opposizione continua a essere un oggetto misterioso e che però sembra oggi in un regime di operatività più accettabile rispetto al recente passato.

I nuovi ospedali

E al centro della seduta ci sarà anche il tema dell’edilizia sanitaria, dei nuovi ospedali ancora da costruire: quello della Sibaritide sembra stia procedendo ormai spedito, Vibo Valentia potrebbe avere un’importante accelerazione a breve, mentre ancora piuttosto indietro è l’iter per il nuovo ospedale della Piana di Gioia Tauro, ma proprio per abbattere tempi e procedure Occhiuto, anche sfruttando le sue relazioni romane, ha sollecitato la nomina, in capo a sé stesso, quale commissario per l’emergenza ospedaliera, nomina che varrà anche per imprimere un ritorno più spedito alle strutture da realizzare con le risorse Inail. L’opposizione, che già si è scagliato contro quello che ritiene un eccessivo concentramento di poteri nelle mani di Occhiuto, comunque chiederà un cronoprogramma preciso sulla fine dei lavori, come probabilmente batterà sul tasto dei presunti ritardi nella realizzazione delle strutture territoriali – case di comunità e ospedali di comunità – finanziate con risorse del Pnrr. Si tratterà poi di capire se il dibattito odierno verterà anche sul tema della proliferazione delle Facoltà di Medicina, tema che sta alimentando, soprattutto da Catanzaro, diverse polemiche, ulteriormente ingigantite poi dall’annuncio dello stanziamento di ulteriori risorse per il futuro nuovo ospedale di Cosenza. Infine, il vero “nocciolo” della questione, i livelli essenziali di assistenza: Occhiuto ha “incassato nei giorni scorsi – come del resto aveva anticipato – l’ok del ministero anche per l’area della prevenzione, ora sopra la soglia di sufficienza come quella ospedaliera, parlando di «risultato storico, ma resta ancora da superare la soglia per la terza area, quella distrettuale. E’ questa la vera partita che attende il presidente della Regione Occhiuto in vista della possibile uscita dal commissariamento: uno dei due requisiti, quello contabile, è di fatto a posto, quello dei Lea quasi, ovviamente la decisione della fine della gestione straordinaria è soprattutto politica (e qui Occhiuto certo può contare su un governo “amico”) ma è necessario anche un fondamento tecnico il più possibile positivo. Oggi magari in Consiglio regionale si potrà capire di più, con questo focus sul passato, sul presente e – si spera – soprattutto sul futuro della sanità calabrese. (a. cant.)

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